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MotoGP 2023, Campinoti: “Sogno di vincere il titolo con Martin”

MotoGP news – Il proprietario del team Pramac punta forte su Jorge Martin, è consapevole del valore dello spagnolo e sogna l'impresa "impossibile": vincere il titolo da privato

Grandi obiettivi nel 2023
Il prossimo anno Jorge Martin vestirà ancora i colori del team Pramac, dopo esser stato a lungo in ballottaggio con Enea Bastianini per la squadra ufficiale. Lo spagnolo è senza dubbio deluso, mentre il proprietario della squadra privata Paolo Campinoti che punta molto sul giovane spagnolo. Intervistato dal sito spagnolo Marca.com ha dichiarato: “Mi hanno fatto un regalo scegliendo Enea, perché penso che Jorge sia uno dei piloti più forti della griglia, è fortissimo. Nel 2022 ha avuto sfortuna e penso che l'anno prossimo sarà già maturo per fare molto bene”.

Lo stimolo di avere Martin nella squadra
Il dirigente è ambizioso e ha ammesso: “Il mio sogno è vincere il campionato del mondo con una squadra privata, sarebbe fantastico. In vista della prossima stagione abbiamo tutti gli ingredienti per farlo perché la moto è molto forte, Jorge è molto forte e penso che ci divertiremo tanto”. Il pilota di Madrid ha chiuso bene il 2022, dopo aver digerito la notizia di non esser stato preso nella squadra ufficiale, e l’italiano ha raccontato: “Ora penso sia molto felice. Personalmente abbiamo un rapporto molto forte, lo rispetto molto, lo ammiro molto. Penso che all'inizio sia normale, perché per qualsiasi pilota far parte del team ufficiale è un sogno, ma ha visto che la nostra moto è uguale a quella ufficiale... C'è anche la parte umana di una squadra, le cose intangibili possono farti fare la differenza. Ci sono tanti ingegneri e c’è molta tecnica, ma a volte ciò che ti manca è ciò che ti dà il cuore. È sempre una combinazione tra cuore e testa, è ciò che rende forte una squadra e sono convinto che ce la faremo”. Campinoti appare quindi molto sicuro dei suoi mezzi e del pilota il cui nome, secondo alcune indiscrezioni, è girato con altri marchi: “Tutti ci invidiano perché abbiamo Jorge. E questo è un bene perché, alla fine, se non fosse così fotre nessuno ci invidierebbe. È un rischio, sappiamo che può succedere che vada via, ma è anche uno stimolo per noi per fare tutto il possibile affinché non lo pensi neanche e che stia così bene con il progetto, le idee”.

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