Ducati al momento conta con un solo titolo iridato, conquistato nel 2007 grazie a Casey Stoner, unico finora a riuscire a interpretare al meglio la “rossa” di Borgo Panigale. 23 sono le vittorie conquistate dalla coppia, in quattro anni di sodalizio, che però rischiò di fallire prima di nascere. A raccontare cosa successe dietro le quinte è stato l’ex direttore sportivo del team LCR, Oscar Haro, dal momento che per quell’anno Casey aveva un contratto con la squadra che fa capo all’ex pilota Lucio Cecchinello.

L'aiuto di Cecchinello
Lo spagnolo ha raccontato: “Livio Suppo (all’epoca dirigente Ducati) voleva ingaggiare Stoner, ma Casey aveva un contratto biennale con Hrc. C'è stato un incontro in Portogallo e Cecchinello è venuto incontro alla sua proposta: 'So che il sogno di Casey è quello di diventare un pilota ufficiale. Non ho intenzione di rovinargli la vita anche se è legato a noi per un altro anno'”. A questo punto serviva però un sostituto alla squadra privata, che si interessò a Sete Gibernau, ma le cose non andarono a buon fine: “Gli abbiamo spiegato che eravamo una squadra satellite e non avevamo un budget infinito, ma avrebbe potuto gareggiare con una Honda gommata Michelin. Lui si è impuntato e abbiamo lasciato perdere”. Su suggerimento dell'ingegnere Ramon Forcada, la squadra decise di rivolgersi a Carlos Checa ed ecco come andò: “Era al bar dell'hotel. Gli ho chiesto se intendeva guidare la nostra moto, mi ha chiesto se fosse Honda-Michelin, la migliore in quel momento. Quando ho annuito, mi ha detto: 'Dammi un tovagliolo e firmiamo'”. Questo permise a Ducati di scrivere una pagina di storia della MotoGP, la più gloriosa finora.

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