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EICMA 2018, intervista a Michele Pirro: “Onore a Dovizioso per il grande salto di qualità”

MotoGP news – Collaudatore d'eccellenza dal 2013 della casa di Borgo Panigale, Michele Pirro ha già iniziato a lavorare sulla nuova moto del prossimo anno. L'abbiamo incontrato a EICMA, allo stand Blauer HT, ed ecco cosa ci ha raccontato di questa stagione, della sua partecipazione al GP di Valencia e dell'arrivo di Danilo Petrucci
"Vogliamo vincere il mondiale"
Ormai il nome di Michele Pirro si lega automaticamente a quello di Ducati, di cui è collaudatore dal 2013 e con cui c'è una bella e duratura collaborazione. Il pugliese, disponibile a EICMA presso lo stand Blauer HT che ha presentato le novità 2019 per quanto riguarda i caschi e le giacche biker, ha parlato della stagione 2018, del suo lavoro di sviluppo e di Andrea Dovizioso, vice-campione anche quest'anno.

Hai iniziato a lavorare sulla Ducati 2019, cosa ci puoi dire?
Dirvi poco! (ride) Abbiamo iniziato a lavorare, quest’anno siamo nei tempi giusti e la base è molto buona dato che sarà figlia di quella del 2018, che è già una moto molto competitiva. Ha del potenziale per migliorare alcuni aspetti, è chiaro che vanno esplorati un po’ alla volta nei prossimi test.

A Valencia sarai in pista nuovamente, con la terza moto ufficiale Ducati.
Sarà un bel banco di prova perché questo per me è stato un anno difficile dopo l’incidente al Mugello. Sto tornando alle condizioni ottimali e sarà importante fare un weekend completo, con la mia moto, non come in Malesia che ho preso parte solo a poche sessioni. L’obiettivo è centrare la top 10 e cercare di tornare dov’ero prima dell’incidente.

Come commenti questa stagione della Ducati?
Dal punto di vista del risultato Dovizioso è di nuovo il vice-campione del mondo, nonostante manchi una gara. Rispetto all’anno scorso, quando a Valencia ci giocavamo il titolo, la gente può pensare che sia stata una stagione “peggiore”, ma io sono molto contento perché la Ducati è cresciuta molto anche in piste dove in passato ha sempre fatto fatica. Credo che solo alcuni episodi hanno tolto la possibilità a Dovizioso  e poi anche a Lorenzo, di essere competitivo fino all’ultima gara. Sono contento del lavoro svolto e della velocità.

Come spieghi che in Australia Dovizioso è stato molto competitivo e in Malesia, su una pista favorevole, ha fatto fatica?
Il bello delle moto è anche questo. Non c’è mai nulla che puoi dare per scontato. In Malesia si è verificata una situazione strana e mi han detto che domenica in gara le condizioni erano tanto diverse, e questo ha creato qualche difficoltà in più. Io non avendo girato il venerdì non avevo tanti riferimenti. Ci siamo trovati un po’ spiazzati. Sono aspetti che vanno sistemati e per il futuro lavoreremo affinché non succedano più. 

Com’è stato lavorare con Lorenzo?
Per me è stata una grande opportunità lavorare con un cinque volte campione del mondo. È sempre bello lavorare con piloti forti. Non si è riuscito a concretizzare tutto il lavoro fatto e questo un po’ mi dispiace. Sono contento comunque di averlo aiutato e alla fine è riuscito a vincere anche qualche gara con la Ducati, non era scontato.

Cosa puntate a migliorare sulla moto in vista del 2019?
Sicuramente l’aspetto su cui lavorare è il turning, ci manca ancora un po’ la percorrenza in centro curva. Ci stiamo lavorando, notte e giorno, con l’obiettivo di non perdere i nostri punti di forza. Non sarà facile, ma vogliamo vincere il mondiale quindi è importante.

Quale sarà tuo obiettivo per la prossima stagione?
Essere sempre più veloce e di massimo supporto alla Ducati. Spero di fare qualcosa anche con la Superbike, visto che c’è il nuovo V4 R che si ispira molto alla MotoGP.

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