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15 anni fa il mondiale di Stoner: "Oggi i piloti perdono troppo tempo con l'elettronica"

Ducati festeggia la ricorrenza ricordando il giorno della doppietta di Motegi, con Loris Capirossi primo al traguardo e Casey vincitore del campionato. Il pilota australiano tira una stoccata contro la MotoGP di oggi: "Io cercavo di capire la moto al di là degli aiuti, lottavo con gli ingegneri per avere meno controlli". "Marquez deve cambiare il proprio modo di guidare se vuole vincere ancora"
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Il 23 settembre 2007, proprio a Motegi, Casey Stoner regalava a Ducati il primo – e per adesso unico- titolo Mondiale piloti in MotoGP. Quel weekend fu speciale perché Casey si aggiudicò il campionato al termine della gara vinta da Loris Capirossi, con Borgo Panigale a festeggiare la doppietta sul podio giapponese.

15 anni dopo
Ducati al momento è impegnata nella rimonta iridata con Pecco Bagnaia, che dista 10 punti da Fabio Quartararo, ed Enea Bastianini, a 48 lunghezze ma ancora matematicamente in corsa. Centrare il bis 15 anni dopo non sarà semplice, e Ducati ha voluto celebrare il trionfo dell'australiano proprio sul circuito di Motegi con un video di buon auspicio. "Semplicemente indimenticabile", il messaggio della scuderia italiana.

Le idee di Casey
Stoner non è un tipo dal carattere facile, e in questi giorni le sue dichiarazioni hanno fatto discutere. Il campione australiano era in pista a Phillip Island per qualche giro su una Triumph Tiger e ha spiegato alla stampa il suo punto di vista su Ducati e il mondiale in corso: “Sento che questa generazione ha perso un po’ di comprensione di cosa succede in un fine settimana. Chi cerca di proteggere le gomme, chi cerca di preparare la moto per la gara, e via dicendo. Il punto è che c’è un un sacco di roba elettronica adesso a cui badare. Per quanto mi riguarda, quando ero pilota ho sempre lottato contro i miei ingegneri per liberarmi di quanta più elettronica possibile nelle prove libere, per cercare di capire davvero cosa stesse succedendo con la moto e al suo interno”.
Il punto però è che l'elettronica di oggi è molto più sofisticata, una parte integrante del mezzo, da cui proprio probabilmente non si può prescindere per la messa a punto del mezzo. Ma Casey non si ferma e parla anche di Marquez: “Dovrà reinventarsi e dovrà cambiare il suo modo di guidare. Deve pensare in modo diverso.  Nel corso della mia carriera ho imparato a essere veloce, ma con meno rischi, e questo di solito mi rendeva il più veloce. Dovrà imparare a guidare in modo diverso e a mettere il corpo in una posizione diversa, magari frenare un po’ prima, applicare meno pressione in frenata quando si inizia ad entrare e altre cose… Dovrà adattarsi alla situazione attuale”.

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