Da 100 a 231 CV in 11 modelli, la folle corsa delle potenze!
In 45 anni i motori hanno triplicato la loro potenza massima, passando dai 100 CV di fine anni 70 agli oltre 200 di oggi. Ripercorriamo le tappe del loro sviluppo
Da 100 a 230
In 45 anni la potenza dei motori è cresciuta enormemente, superando di slancio quota 200 CV. Numeri un tempo inimmaginabili, oggi invece quasi scontati. Ecco una veloce retrospettiva di questa corsa sfrenata attraverso le moto che hanno fatto epoca.
1978: Honda CBX 1000 - 105 cavalli
Si dice che questa sia stata la prima moto a superare il limite dei 100 cavalli. La ragione è semplice: con il suo enorme 6 cilindri in linea, la CBX ha stabilito nuovi record. D’altra parte, in quegli anni (lo vedremo anche per le tre motociclette che seguiranno), la sfida tra i produttori consisteva essenzialmente nella ricerca del valore della potenza pura piuttosto che nell'omogeneità del comportamento su strada…
1979: Kawasaki Z 1300 - 120 cavalli
Potremmo dire che la Kawasaki Z 1300 sia stata progettata solo per rispondere a tono alla sopracitata CBX 1000. Una dinamica non dissimile a quella vista con la Honda CB 750 e la rivale Kawasaki Z1 900. In entrambi i casi, Kawasaki è arrivata “seconda”, portando però valori assoluti ancora più alti: maggiore cilindrata o una tecnologia più moderna come il raffreddamento a liquido.
1985: Yamaha V-Max 1200 - 145 cavalli
Una moto senz’altro esagerata, quantomeno per il mercato europeo. Infatti, ne sono stati venduti solo pochi modelli ma, sfortunatamente in questo caso, non equipaggiati con il V-boost americano, sistema che permetteva di portare la potenza della Yamaha V-Max 1200 a 145 CV!
1990: Kawasaki ZZR 1100 - 147 cavalli
Oltre a quella delle sportive pure, esiste un'altra categoria per la quale la potenza è una variabile fondamentale, quella cioè delle gran turismo sportive. La ZZR 1100 può in questo caso essere considerata la prima grande esponente del movimento. Una Kawasaki ad altissime prestazioni che tra la GPZ900R, la 1000 RX, la ZX10 Tomcat ha trovato il suo habitat naturale.
1997: Honda CBR 1100 XX Superblackbird - 164 CV
L'Honda CBR 1100 XX merita un'attenzione particolare per due motivi: la sua straordinaria potenza per l’epoca e la rivalità con la Suzuki Hayabusa. In questo caso la sfida non era per la potenza massima ma per la velocvità massima, la XX sfiorava i 300 km/h, la hayabusa li superava.
1999: Suzuki GSX 1300 R Hayabusa - 175 CV
L'aura della Hayabusa è assoluta, a renderla un mito è stato l’incredibile motore da 1.300 cm3 capace di raggiungere i 176 CV e una velocità di poco superiore ai 300 km/h… Solo un anno prima (cioè nel 1998) Yamaha aveva presentato la sua prima iper sportiva, cioè l’R1, da “soli” 150 CV.
2000: Kawasaki ZX-12R - 180 CV
Se non si può essere certi che l'Hayabusa sia stata prodotta da Suzuki solo ed unicamente per competere con la CBR Blackbird, si può essere certi invece che con la ZX-12R Kawasaki abbia fondamentalmente fatto il “tiro” al falco Suzuki. I CV per vincere c'erano tutti, ma la Busa è rimasta nel cuore degli appassionati molto di più del missile di Akashi.
2008: Suzuki GSX-R 1300 Hayabusa - i 198 CV
Con una sorta di "Gentleman Agrement", i giapponesi nascondono la smania di potenza parlando di “un accordo in linea di principio per limitare la velocità massima visualizzata sui contatori a 299 km/h”. La velocità rimane comunque il primo obbiettivo perseguito da Honda, Kawasaki e Suzuki: ne sono un esempio i quasi 200 CV della GSX-R 1300 Hayabusa, qui nella sua seconda versione.
2009: Yamaha V-max 1700 - 200 CV
Ci siamo! Ci sono voluti 30 anni, ma alla fine s’è raddoppiato: da 100 si passa a 200 CV! Dopo di lei s’inverte però la tendenza. Pur rincorrendo potenza e velocità, i motori smettono di crescere: dagli enormi 1.700 cm3 si arriva a motori potentissimi ma più piccoli.
2015: Ducati Panigale 1299 - 205 CV
I record di velocità, di questi tempi, non si possono più battere sulla strada. Servono circuiti apposta. È ciò che fanno i prototipi delle MotoGP, indispensabili a sviluppare stradali dalla potenza mostruosa. Dopo la BMW S 1000 RR a arriveranno la Kawasaki ZX-10r e la potentissima Ducati Panigale 1299 con motore bicilindrico.
2018: Ducati Panigale V4 S e le sue 214 CV
I successi nella MotoGP non possono essere ignorati: Ducati “abbandona” i due cilindri per passare ai 4. In pratica una Desmosedici RR da strada con sotto le carenatura ben più di 200 CV, 214 per essere precisi e il dato è salito a 216 nel 2024!
2019: Kawasaki Ninja H2 - 231 CV
La regina, in fatto di cavalleria, non può essere che lei. Tutto sta nel compressore e nella capacità dei tecnici giapponesi di superare i limiti meccanici e normativi imposti dalle regole anti inquinamento. Al momento nessuno è ancora riuscito a fare di meglio, nonostante siani passati ormai parecchi anni! In realtà ci sarebbe chi fa di meglio ed è sempre Kawasaki: la Ninja H2R arriva addirittura a 310 CV, ma non è omologata per l'uso su strada.