Dalla Raticosa al Colla: le mille curve poco conosciute dell'Appennino
Col caldo torrido ormai passato e le gelate di fine autunno ancora lontane, questo è il periodo perfetto per godersi un bel giro lungo i valichi dell’Appennino. Tra Emilia e Toscana c’è solo l’imbarazzo della scelta: ecco un possibile itinerario di appena 130 km attraverso passi famosi ed altri meno conosciuti…
Sull'Appennino
Dal Passo della Raticosa a quello del Muraglione, superando quelli della Futa, del Giogo, della Sambuca, Carnevale, Eremo e Peschiera. Un itinerario poco battuto lungo l’Appennino Romagnolo al confine con quello toscano: 130 km di strada “aggrovigliata” con centinaia di curve e panorami mozzafiato. Impegnativo (tutti quei tornanti stancano) ma fattibile anche in giornata - magari con una pausa ristoratrice in qualche trattoria del territorio - quello che vi proponiamo qui è un bel giretto da affrontare - piogge permettendo - col clima mite di settembre…
L’itinerario
L’idea, dicevamo, potrebbe essere quella di affrontare più passi (in questo caso otto, tra loro molto vicini), a cavallo di Emilia e Toscana lungo l’Appennino. Alcuni, qome quello della Raticosa o del Muraglione, sono più conosciuti e battuti, altri meno noti e ancora da scoprire. La distanza da coprire per l’intero itinerario è di circa 130 km: non sembrano molti, ma le strade sono di montagna e le curve centinaia. L’ideale sarebbe mettere in conto una sosta a metà giro, magari in una bella trattoria tipica.
Prima trance
Seguendo il nostro itinerario, si potrebbe partire dal Passo della Raticosa e, da lì, rimanendo in zona Firenzuola, proseguire fino al Passo del Giogo, superando quello della Futa. Totale meno di 40 km da percorrere lungo la SS65 dal Passo della Raticosa a quello della Futa e, da lì, imboccare la SP116 (che poi diventa 503) in direzione Barco fino al Passo del Giogo.
Seconda razione
Dal Passo del Giogo proseguiamo quindi verso il Passo della Sambuca: altri 35 km circa lungo la SP 503 a scendere e la SR 302 a salire. All’altezza di Razzuolo si supera anche il Passo della Colla, per proseguire poi lungo la SP 477 fino alla Sambuca. Sito tra Mugello e Alto Mugello, la Sambuca collega Palazzuolo sul Senio e Firenzuola e, per raggiungerlo, conviene salire verso Borgo San Lorenzo da Palazzuolo sul Senio (e non da Marradi).
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Terza parte
Giunti alla Sambuca, ci prepariamo per al terza ed ultima trance del nostro giro sull’Appennino. Altri 35 km così suddivisi: dalla Sambuca si prosegue lungo la 477 in direzione Palazzuolo sul Senio, imboccando poi la SP 306 verso Salecchio fino a Passo Carnevale. La 306 prosegue poi fino a Marradi, da cui si prende la SP74 verso la Val di Meda fino al Passo dell’Eremo e, poco più in giù, quello della Peschiera.
Gran finale verso il Muraglione
A questo punto, non resta che raggiungere ed affrontare il Muraglione (qui ve ne parlavamo nel dettaglio). Dalla Peschiera seguiamo la Provinciale 55 e la SS67 per circa 20 km ed una miriade di curve. Raggiunto il Muraglione si può rientrare verso Firenze (le curve più impegnative ce le siamo ormai lasciate alle spalle e la strada corre abbastanza veloce per una cinquantina di km circa), oppure, a seconda dei casi, risalire verso Forlì lungo la più panoramica SS 67.
I meno conosciuti
Quella proposta, superfluo evidenziarlo, è solo “un’idea”: personalizzare il percorso in base ai propri gusti ed alle proprie esigenze è sempre possibile. La cosa bella in questo caso è che, volendo, si possono sostituire alcune tappe e dare più spazio ai passi meno conosciuti e battuti. Raggiunto il Muraglione si può ad esempio deviare di qualche chilometro fino al Valico dei Tre Faggi. Chiaro, trattandosi di strade non troppo battute, chi del territorio è senza dubbio più esperto per ciò che riguarda deviazioni e vie “alternative”: una buona idea è sempre quella di chiedere agli altri motociclisti che s’incontrano lungo la strada i percorso migliore da seguire…
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