Power Cruiser muscolose ed esagerate, contro il logorio della razionalità!
Ducati XDiavel V4 e Triumph Rocket 3 Storm, due modi differenti (e riusciti) di esprimere il concetto di “power cruiser”. Incredibilmente sportiva una, esagerata e con un picco di coppia da trattore l'altra. Vediamo le loro caratteristiche

In un panorama motociclistico sempre più rivolto alla standardizzazione delle piattaforme tecniche, con l’obiettivo di renderle versatili nell’utilizzo e il più vantaggiose possibili nel rapporto costo di produzione/prezzo finale per l’utente, la Triumph Rocket 3 Storm e la Ducati Diavel V4 infrangono le suddette logiche razionali proponendo due differenti ma altrettanto originali e riusciti modi di rappresentazione del concetto di "power cruiser". Entrambe condividono l’idea di esagerazione tecnica ed estetica, ma interpretano la categoria in modi radicalmente diversi. Non si tratta di una sfida diretta tra modelli simili, bensì di un confronto tra filosofie.
Triumph Rocket 3 Storm GT

Triumph, con il suo poderoso tre cilindri da 2.458 cc – attualmente il più grande motore equipaggiato su una moto di serie – infrange ogni logica razionale su quanto detto poco fa, sviluppando questo incredibile propulsore appositamente per la Rocket 3. Si tratta di un’ode al gigantismo meccanico, con ogni cilindro che - da solo- ha una cubatura superiore a molti motori completi di medie cilindrate. Un primato che sancisce alla Casa di Hinckley il merito di diversificare il mercato moto con prodotti unici ed incredibili come questo propulsore, in grado di erogare valori da urlo: 180 CV e ben 221 Nm di coppia, molta della quale già a regimi bassissimi.
La ciclistica è stata sviluppata ad hoc per questo modello, con telaio in alluminio e motore portante, mentre nel forcellone è annegata la trasmissione a cardano. 2.365 mm la lunghezza complessiva della moto, con un interasse di 1.677 mm per garantire la corretta stabilità e un peso di 320 kg in ordine di marcia. Seppur più agile e maneggevole di quel che le sue dimensioni facciano intuire, nella guida sportiva il limite emerge dalle pedane che strisciano rapidamente a terra e dagli pneumatici di sezione importante: 150 davanti e 240 dietro. Tuttavia, la presenza del traction control e dell’ABS sensibili all’angolo di piega e di un impianto frenante con pinze radiali Stylema all’avantreno rendono la Rocket sempre sicura anche se si porta al limite.
L’erogazione del motore è semplicemente uno spettacolo: Prima, seconda, terza... il tre cilindri inglese spinge come un dannato. Nei rapporti più alti il motore non manca certo di verve, e può contare su un’erogazione sempre molto lineare fin da giri bassissimi. Per fare un esempio, in sesta marcia a poco più di 1.500 giri/min si può riprendere il gas in mano senza avvertire alcun sussulto.

Dal punto di vista del comfort, l’inglese si comporta da vera cruiser: posizione di guida rilassata, sella ampia con supporto lombare, sospensioni Showa regolabili orientate più al confort che alla sportività. Tra la dotazione di serie il display regolabile nell'inclinazione, la connessione allo smartphone, sella e manopole riscaldabili. Le finiture sono curatissime in ogni dettaglio, con soluzioni particolari come le pedane passeggero a scomparsa e il sistema di trasmissione a cardano che contribuisce a rendere unico il carattere di questa moto. Prezzo: 26.490 euro f.c.
- Pregi: Potenza e coppia record, erogazione fluida e regolare, cura costruttiva molto elevata.
- Difetti: peso, maneggevolezza limitata, consumi elevati.
Ducati XDiavel V4

All’apparenza può sembrare una cruiser, ma la XDiavel V4 si inserisce in una categoria a sé. Spinta dal motore V4 Granturismo di 1.158 cc condiviso con la globetrotter Multistrada V4, eroga 168 CV di potenza massima e 126 Nm di coppia, con una risposta pronta e regolare ai bassi, che si fa rabbiosa oltre i 6.000 giri. Il carattere sportivo del motore è però tenuto a bada da una ciclistica che ne asseconda questa indole, con sospensioni pluriregolabili che limitano al minimo i trasferimenti di carico senza incidere eccessivamente sul confort di guida laddove l’asfalto non è perfetto. Anche lei utilizza un telaio in alluminio, più precisamente un monoscocca, abbinato ad un forcellone monobraccio con trasmissione finale a catena.
Con un peso di 229 kg in ordine di marcia senza il pieno e un’impostazione di guida piuttosto confortevole, la XDiavel è sorprendentemente agile. Il pneumatico anteriore da 120, abbinato al posteriore da 240, permette ingressi in curva rapidi e precisi, con una più che buona manovrabilità anche nello stretto. Il cambio elettronico bidirezionale funziona egregiamente e permette di sfruttare a fondo tutta la potenza dell’ottimo V4, con cambiate che avvengono anche senza chiudere il gas.

Completissima l’elettronica, dove troviamo quattro Riding Mode, tre Power Mode, Traction Control e ABS entrambi con funzione cornering, Wheelie Control, Power Launch, cambio elettronico bidirezionale e il cruise control. Di serie la connessione allo smartphone per la navigazione, mentre sella e manopole riscaldabili sono optional. Frena forte anche lei, grazie ad una coppia di pinze radiali Brembo Stylema che agiscono su dischi di 330 mm di diametro. Prezzo: 28.990 euro f.c.
- Pregi: motore esuberante a tutti i regimi, agilità inaspettata, dotazione elettronica completa.
- Difetti: calore trasmesso dal motore, riparo aerodinamico pressoché nullo, prezzo.