Derivata dalla superbike YZF-R1 (da cui riprende motore e ciclistica), la supernaked Yamaha sfodera una linea grintosa e affilata e una dotazione di alta qualità. La piattaforma inerziale a sei assi gestisce un raffinato pacchetto di elettronica: acceleratore ride-by-wire, quattro modalità di guida preimpostate e la possibilità di modificarne a piacimento ogni singolo sistema di controllo.
Tanta elettronica
Attraverso il cruscotto TFT è possibile impostare potenza, risposta dell’acceleratore, controllo della trazione (cornering) e dello slittamento, nonché l’anti-impennata. Completano la dotazione di serie l’ABS cornering, il cruise control e lo speed control (per limitare la velocità massima nelle pit lane, se si va a girare in pista). Con il 2022 arriva anche un nuovo cambio elettronico utilizzabile anche in scalata (prima funzionava solo in salita).
Impianto frenante di qualità
Il motore è l’ottimo 4 cilindri da 998 cm3 che “suona” attraverso un impianto di scarico con terminale in titanio. Di alta qualità anche l’impianto frenante: pompa Brembo radiale che lavora sul doppio disco anteriore da 320 mm (ovviamente con pinze radiali).
Divertente e veloce
La posizione di guida è azzeccata: si sta comodi ma “pronti all’azione”, con il busto caricato quel che basta in avanti e le gambe non troppo piegate. Una volta in movimento, bastano pochi metri per rendersi conto che la supernaked Yamaha è divertente e incredibilmente veloce. Le prestazioni sono sempre ben gestibili, grazie all’elettronica a punto e all’erogazione lineare: anche se motore e ciclistica sono quelli della R1, la MT-10 non è una sportiva da pista denudata, ma una moto sviluppata per l’uso stradale, con un’erogazione pronta e vigorosa soprattutto tra i 4.000 e gli 8.000 giri/min, dove c’è tanta sostanza da sfruttare. Il meglio viene fuori sui percorsi ricchi di curve medio-veloci: basta scegliere la marcia giusta per i propri gusti e poi godersi la strada. Bene anche la frenata.
Perché sì
Il motore quattro cilindri ha cavalli in quantità per divertirsi su tutti i percorsi.
L’elettronica è raffinata, sono presenti tutti i sistemi di controllo di ultima generazione. Ci si può cucire addosso la MT, e nelle situazioni più “complicate” si viaggia tranquilli.
La posizione di guida non è estrema, si può anche passeggiare senza stancarsi troppo.
Perché no
Non è nata per i viaggi in coppia, il passeggero sta stretto e poco comodo.
L'estetica è molto personale, può piacere, ma anche no. Da valutare la tenuta dell’usato.
Se pensate che sia una SBK senza carena vi sbagliate: è una stradale super veloce, non ha la reattività di una maxi da pista.