È la cruiser "entry level" di Kawasaki, facile nella guida e nella gestione, indicata come prima moto.
Motore bicilindrico
Il motore è tutto nuovo: si tratta di un moderno bicilindrico parallelo da 451 cm³ dotata di raffreddamento e liquido con una potenza di 45,4 CV (ok anche per chi ha patente A2) e 42,6 Nm di coppia.
Niente "fronzoli"
Classica la ciclistica: il telaio è a traliccio in tubi d’acciaio, la forcella di tipo tradizionale ha steli da 41 mm e dietro ci sono due ammortizzatori regolabili nel precarico. L’impianto frenante vede al lavoro un disco anteriore da 310 mm con pinza a doppio pistoncino e uno posteriore da 240 mm con pinza a singolo pistoncino. Con un peso di soli 176 kg, la cruiser Kawasaki è una delle più leggere della categoria.
Comoda e facile
La Eliminator mette subito a proprio agio il pilota: la posizione di guida è comoda e, grazie alla sella bassa, si mettono i piedi a terra con sicurezza. Il motore spinge con decisione ai bassi e medi regimi, ma la spinta cala parecchio oltre i 6.000 giri, mentre in prima e seconda si sentono degli strattoni (il cosiddetto effetto on/off), aprendo e chiudendo il gas. La ciclistica è a punto: le sospensioni assorbono discretamente le buche e digeriscono anche la guida allegra, ma l’avantreno con il “ruotone” da 18 pollici richiede comandi decisi. Il limite vero sono le pedane che strisciano facilmente sull’asfalto appena si comincia a fare “sul serio”. La frenata è adeguata alle prestazioni e l’ABS a punto; bene anche il disco posteriore sempre dosabile. Solo in autostrada si soffre un po’: non c’è riparo dall’aria e la sesta marcia è piuttosto corta, oltre i 100 km/h il motore “gira alto” e vibra.
Perché sì
Il bicilindrico facile da gestire in ogni situazione. La posizione di guida comoda. L'agilità nel misto.
Perché no
Le prestazioni del bicilindrico agli alti . Il marcato effetto on/off nell'erogazione nelle marce basse. Le pedane in curva arrivano in fretta a strisciare sull'asfalto.