Sfoggia una ricca dotazione di serie che comprende tra l’altro controllo di trazione, accensione keyless con telecomando e fari full led. Monta un display LCD compatto e completo, difficile però da leggere sotto il sole e blocchetti al manubrio poco affollati con le plastiche che sembrano un po’ economiche. Bene la capacità di carico: il vano presente nel retroscudo è profondo e ben sfruttabile, al suo interno si trova anche la presa USB. Il tappo del serbatoio è protetto da uno sportellino, si trova nel retroscudo in posizione alta e comoda.
Ruote di misure differenti
Monta un monocilindrico da 278 cm3 con distribuzione a 4 valvole e raffreddamento a liquido capace di 21 CV (rilevati, alla ruota). Come la maggior parte degli scooter di questo segmento, all’anteriore troviamo una ruota da 16 pollici e al posteriore una da 14. Il Joyride adotta un disco da 260 mm, di dimensioni abbastanza contenute, ma accoppiato a una bella pinza radiale. Il reparto sospensioni prevede una forcella telescopica e un doppio ammortizzatore.
Pratico e scattante
La posizione di guida è comoda, ma la pedana è un po’ alta e costringe a piegare le gambe a chi è sopra il metro e ottanta. Il comfort è buono: lo scudo protegge discretamente le gambe, il parabrezza è di serie, l’assetto è un po’ rigido e anche la sella è un po' duretta. Nel complesso non è male lo spazio disponibile per pilota e passeggero che può contare anche su due pratici maniglioni. Anche chi sta dietro però deve alzare abbastanza le gambe per appoggiare i piedi sulle pedane. Il propulsore ha un’erogazione vigorosa. Riguardo alle sospensioni vanno bene su fondi regolari ma digeriscono a fatica le buche e la guida sportiva. Il Joyride dà il meglio di sé nei curvoni veloci, dove offre sempre un’ottima stabilità. Buona la frenata: ben dosabile e anche l’ABS è a punto ed entra in gioco solo quando serve. In autostrada il Joyride si comporta discretamente: monta di serie un parabrezza ampio e protettivo regolabile in altezza (con gli attrezzi), mentre lo scudo genera qualche turbolenza all'altezza delle ginocchia. In città si muove rapido grazie alla ruota anteriore da 16 pollici, alle dimensioni contenute e al peso sempre ben gestibile. Risulta solo un po’ “pesante” nelle manovre a bassa velocità, ma si prende la rivincita grazie alla totale mancanza di on-off ai bassi del motore, caratteristica che si apprezza quando ci si muove in mezzo al traffico. Il controllo di trazione è ben tarato, così come l'ABS. I consumi sono buoni nel complesso, l'autonomia però non è il massimo.
Perché sì
Il motore ppotente e dall'erogazione vigorosa
Il vano sottosella capiente e regolare nella forma
La pedata piatta spaziosa
L’ottimo rapporto qualità/prezzo
Perché no
Qualche plastica troppo “leggera”
Le sospensioni rigide che fanno sentire le buche