La CL 500 monta l’apprezzato bicilindrico Honda da 471 cm3 e 46,6 CV (ok quindi per la patente A2) e sfoggia linee eleganti ispirate a quelle della CL72, una delle prime scrambler proposte negli anni 60. Tanti i dettagli che la ricordano come il telaio verniciato di nero, il parafango posteriore corto, la sella piatta e snella e il piccolo faro posteriore.
Ciclistica classica
La base di partenza è la custom CMX 500 Rebel, ma con alcune differenze. La parte posteriore del telaio per esempio è stata rialzata per avere una posizione di guida da stradale. Anche il motore presenta delle novità: ci sono una nuova mappatura della centralina e un sistema di aspirazione rivisto. La trasmissione finale è stata accorciata (la corona ha un dente in più) per migliorare l’accelerazione. Classica la ciclistica: forcella telescopica con steli da 41 mm ed escursione di 150 mm e una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico molla, accoppiati a un forcellone in tubi d’acciaio. Basso il peso: 192 chilogrammi con il pieno di benzina. Di serie c’è anche il sistema che attiva il lampeggio di emergenza nelle frenate brusche.
Preferisce la guida "rotonda"
La sella a 79 cm da terra e i fianchi stretti facilitano le manovre: anche chi non è un gigante si trova subito a proprio agio. Il motore offre una buona spinta già dai bassi regimi e ha un’erogazione fluida che non mette mai in difficoltà. Le sospensioni a lunga escursione fanno il loro dovere e garantiscono un buon comfort, assorbendo senza problemi buche e pavé. Su strada la CL 500 non è un fulmine nello scendere in piega ma è precisa: per farla rendere al meglio però bisogna impostare traiettorie rotonde evitando comandi bruschi. Nel fuoristrada se la cava, a patto di non esagerare; avremmo comunque preferito un manubrio un po’ più alto, mentre il collettore di scarico, quando si guida in piedi, tocca la gamba destra. Bene la frenata, reattiva fin da subito e mai brusca, preciso e rapido il cambio.
Perché sì
La facilità sia nella guida che nella gestione in generale
Il comfort di marcia grazie a un assetto "morbido" e sella comoda
Il prezzo concorrenziale nella sua categoria
Perché no
L'assetto morbido è un limite nella guida e limita l'agilità tra le curve
Il terminale di scarico alto, anche se protetto, scalda la gamba del passeggero
Il manubrio basso nella guida in fuoristrada