La 500 è facile da guidare e poco assetata, scende in piega precisa mentre il motore è sempre facile da gestire. Le sospensioni non amano la guida sportiva, ma incassano bene le buche, comoda la posizione di guida, buono il prezzo. ABS di serie.
La 650 è ben fatta, snella e maneggevole, è studiata per adattarsi anche ai piloti meno esperti. Il motore è un quattro cilindri in linea di 649 cm3 con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro e raffreddamento a liquido accoppiato a un cambio a 6 marce. Studiato oltre che per consumare il meno possibile limitando gli attriti interni (21 km/l secondo lo standard WMTC), anche per dare una spinta sotto i 4.000 giri. Abbastanza semplice la ciclistica: il telaio è un doppio trave in acciaio impreziosito dal forcellone bibraccio in alluminio, la forcella con steli di 41 mm è priva di regolazione e il monoammortizzatore è regolabile nel solo precarico su 7 posizioni predefinite.
Impianto frenante di qualità
L’impianto frenante è invece di prim'ordine, dotato di ABS a due canali di serie, e composto da due dischi con profilo a margherita anteriori di 320 mm e su un disco singolo posteriore di 240 mm sempre wave. Tutto digitale il cruscotto con la strumentazione divisa in due quadranti. Un po' salato il prezzo.
La versione 125 monta il monocilindrico Honda 4 tempi dotato di contralbero di bilanciamento e alimentazione a iniezione, capace (secondo la casa) di consumi record: ben 51,3 km/l nel ciclo medio WMTC, ossia fino a 600 km riempiendo il serbatoio da 13 litri. Le prestazioni sono in linea con le caratteristiche del modello: 10,6 CV di potenza massima, la sella a soli 77,5 cm da terra e il peso di soli 128 kg (in ordine di marcia e con il pieno), adatta anche a chi ha poca esperienza. Nuove anche le dimensioni delle ruote che salgono da 17 a 18”, tradizionali le sospensioni: forcella con steli da 31 mm e mono posteriore regolabile. L'impianto frenante è formato da un disco da 240 mm davanti e un economico tamburo al posteriore.
Perché sì
L'impianto frenante è di ottimo livello, con dischi a margherita di grandi dimensioni e ABS di serie che interviene solo quando serve - La 500 costa come un SH 300 ma è una moto completa e divertente - I consumi sono molto bassi per tutte le versioni. Il motore della 650 è vigoroso a ogni regime, adatto alla guida in città ma capace anche di offrire qualcosa in più quando si alza il ritmo - Ottima la stabilità, sia nei curvoni veloci sia in autostrada dove sembra di viaggiare sulle rotaie - La posizione di guida è naturale con il manubrio alla giusta altezza - Sella: bassa da terra e adatta a piloti di tutte le taglie – Facilità di guida: la 125 ha il peso contenuto, un motore tranquillo ed è molto agile in strada
Perché no
Il motore della 500 è brillante ad alti regimi, ma un po' pigro in basso e nelle partenze - Il riparo dall'aria è scarso, anche perché è una naked, ma manca un cupolino che tolga turbolenze dalla zona del casco - Le sospensioni ben tarate anche per la città sono poco adatte a una guida più sportiva - Sulla 650 F, quando si superano i 5000 giri, si avvertono fastidiose vibrazioni sulle pedane e sul manubrio - La sella è un po' duretta e si sente nei tragitti più lunghi - Confrontato con le sue concorrenti il prezzo è più alto - Freni: La CB 125 F monta un disco anteriore e un meno efficace ed economico tamburo posteriore - Prestazioni: poco appaganti, è una moto molto tranquilla ma per questo adatta anche ai meno esperti – Ciclistica: molto semplice e poco sportiva