Scooter o...
Un po' enduro e un po' scooter, sfrutta l’esperienza di Honda con la famiglia NC e ne condivide parecchie soluzioni, come il collaudato bicilindrico in linea a 8 valvole e 745 cm3 che mantiene le medesime prestazioni (55 CV e coppia massima di 68 Nm) ma con una rapportatura più “corta” del cambio robotizzato a doppia frizione, che migliora lo spunto e l’accelerazione senza penalizzare troppo i consumi. Il telaio è quello dell’Integra, rivisto nella zona posteriore per ricavare un vano sottosella capace di ospitare un casco con frontino da off-road. Le sospensioni dell'Honda X-ADV hanno escursione maggiorata (154 mm davanti e 150 dietro) e sono entrambe regolabili, l’impianto frenante è costituito da due dischi (su ruote rispettivamente da 17" e 15”) controllati dall’ABS di serie. La strumentazione ha una forma inedita: un pannello LCD verticale (simile ai road-book delle moto da rally) e un secondo display sul riser del manubrio contenente le spie di servizio. Curato alla perfezione nei minimi dettagli, ha una dotazione di serie ricca che comprende parabrezza regolabile, paramotore in alluminio e il sistema di accensione smart-key, mentre le pedane aggiuntive per guidare in offroad (prodotte da Rizoma) sono optional.
Alla guida è un piacere
Su strada è un vero piacere da guidare, le sensazioni sono quelle di una moto, soprattutto guidando coi piedi sulle comode pedane offroad estraibili (optional purtroppo e costoso: 355 euro) che sono più arretrate delle pedane “da scooter”. Nei tratti misti, quelli pieni di curve, il divertimento è assicurato: la ciclistica è solida, stabile sul veloce, progressiva e intuitiva nello scendere in piega ma non troppo svelta nei cambi di direzione. Il motore spinge bene ai bassi (soprattutto nelle prime tre marce, ora più corte e “reattive”) e nella mappa Sport, l’unica con la quale si riescono a sfruttare le marce a fondo fino a 7.000 giri. Un consiglio: con la mappa User, modificate i parametri di cambiata (ritardandola) e freno motore (riducendolo) per guadagnare scorrevolezza in ingresso curva ed evitare che il sistema inserisca la prima nei tornantini. L’avantreno è stabile e infonde fiducia sia quando si piega tanto sia sfruttando l’ottimo freno anteriore, potente e ben gestibile.
Non ha solo l’aspetto di un crossover: l’X-ADV se la cava davvero sulle strade bianche. Meglio però limitarsi a queste ultime, perché di luce a terra non ce n’è molta (16,5 cm) e le misure delle ruote non aiutano sugli sterrati difficili. Il manubrio largo è utile nella guida, ma vi consigliamo in ogni caso l’acquisto delle pedane offroad optional per guidare in piedi come sulle moto da fuoristrada. L’elettronica aiuta i meno esperti: impostando la mappatura “Gravel”, il motore e il cambio “lavorano” nel modo migliore, mentre i più bravi possono disinserire il controllo di trazione per guidare in derapata. Insomma, non sarà una enduro da fettucciato, ma strade bianche e sentieri sconnessi si affrontano in scioltezza come si farebbe con una “endurona”.
Per passare senza problemi tra le auto in coda, bisogna solo fare l’occhio al manubrio largo (per non “toccare” gli specchietti delle auto) e imparare a gestire il peso da moto “vera” (oltre 240 kg in ordine di marcia). Per il resto l’X-ADV in città è perfetto, snello e agile passa ovunque senza problemi. La nuova sella con profilo rimodellato, più stretto davanti, facilita l’appoggio dei piedi a terra anche a chi non è un gigante. Apprezzabili anche il raggio di sterzo ridotto e l’ottima elettronica: brecciolino, strisce pedonali e pavé bagnati non fanno mai paura.
Perché sì
Assemblaggio: perfetto in ogni dettaglio, si percepisce un'elevata qualità
Versatilità: non si ferma di fronte a nulla, va benissimo sia in strada che offorad
Cambio: preciso nei rapporti e con marce corte, per adattarsi a ogni tipo di guida
Perché no
Strumentazione: ben leggibili i dati mentre le spie sono poco luminose e si notano poco durante il giorno
Prezzo: elevato se rapportato con gli altri mezzi della “famiglia”, ma allineato con i maxi concorrenti