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Team VR46 MotoGP, il Principe ha confermato l’impegno

Dopo settimane di silenzi e anche di dubbi sulla "consistenza" del team di Valentino Rossi al debutto in MotoGP nel 2022, il Principe saudita ha rotto gli indugi confermando l’impegno con il team VR46
Il Principe Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud a capo dell’operazione del team VR46 che il prossimo anno debutterà in MotoGP, ha chiarito la situazione su questa joint adventure. La sua società, Tanal Entertainment Sport&Media è alla base di tutto e come riporta La Gazzetta dello Sport, il Principe ha spiegato: “Abbiamo sbagliato i tempi della comunicazione, perché a livello legale, essendo una compagnia privata non possiamo presentare i nostri piani all’estero finché non sono stati rivelati in Arabia Saudita. E dovendo dialogare con diverse entità governative i tempi si sono allungati. Seguiamo molti progetti e questo della moto tra tutti è il più piccolo. Sono coinvolti quattro ministeri, quello dello sport, delle finanze, delle finanze internazionali e media e per avere tutte le approvazioni è servito tempo. Ma siamo alle battute finali, per mercoledì dovreste sapere tutto”.

"Ci sarebbe piaciuto che Valentino fosse uno dei piloti"
C’è quindi ora una data certa, in cui ci sarà l’annuncio ufficiale dell’intero progetto e il Principe ha aggiunto: “C’è una joint-venure nella quale noi ci occupiamo solo della parte finanziaria, mentre tutte le scelte legate a team, piloti e gestione sono di pertinenza della VR46. Ci sarebbe piaciuto che Valentino fosse uno dei piloti, ma non possiamo obbligarlo. Però potremmo seguirlo nelle sfide che affronterà”. Marco Bernardini, l’emissario italiano che ha messo in contatto le parti e che è stato presente alla videoconferenza, ha parlato di un budget l’anno di 18 milioni. 
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