Nicky Hayden, 13 anni fa diventava campione del mondo di MotoGP
Era il 29 ottobre del 2006 quando l'americano soprannominato “Kentucky Kid” realizzava il suo sogno più grande e diventava campione del mondo della top class. Nicky Hayden festeggiava, all’ultimo Gran Premio, un titolo iridato meritato e strappato per di più a Valentino Rossi, all'epoca dominatore della top class
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MotoGP
Il 2006 il suo anno
Esattamente tredici anni fa Nicky Hayden viveva la giornata più bella della sua vita, sul circuito di Valencia, dove in occasione dell’ultimo Gran Premio stagionale veniva incoronato campione del mondo della MotoGP. Era il 29 ottobre del 2006 e quel ragazzo americano, dall’accento difficile ma sempre sorridente, realizzava il sogno di una vita, dopo tanti sacrifici e tanto lavoro, battendo un certo Valentino Rossi. In quell’anno, infatti, la lotta per il titolo era arrivata accesa all’ultima gara, con il Dottore favorito, ma che proprio in quella corsa non ha visto la bandiera a scacchi. Con il pesarese fuori anzitempo, all’americano è bastato il terzo posto (dietro a Loris Capirossi e all’incredibile Troy Bayliss) per conquistare il titolo iridato, dopo aver ottenuto due vittorie (in Olanda e nei suoi Stati Uniti) e ben otto podi. Un risultato incredibile per l’americano, che era approdato in MotoGP nel 2003, prima di aver ottenuto grandi risultati nell’AMA Superbike. Al suo primo anno nella classe regina Hayden conquistò il suo primo podio a Phillip Island, e tre anni riuscì a battere il suo compagno di squadra in Honda, inserendo il suo nome nella lista dei campioni del mondo. Lasciata la MotoGP nel 2015, l’anno successivo ha debuttato in Superbike, dove ha raccolto la sua unica vittoria in Malesia. Nel 2017 era pronto a ripetere l’obiettivo, ma dopo il round di Imola è tragicamente morto a seguito di un incidente mentre si stava allenando in bicicletta, a soli 36 anni. Oggi, il suo ricordo, è più vivo che mai, fuori e dentro la pista.
Esattamente tredici anni fa Nicky Hayden viveva la giornata più bella della sua vita, sul circuito di Valencia, dove in occasione dell’ultimo Gran Premio stagionale veniva incoronato campione del mondo della MotoGP. Era il 29 ottobre del 2006 e quel ragazzo americano, dall’accento difficile ma sempre sorridente, realizzava il sogno di una vita, dopo tanti sacrifici e tanto lavoro, battendo un certo Valentino Rossi. In quell’anno, infatti, la lotta per il titolo era arrivata accesa all’ultima gara, con il Dottore favorito, ma che proprio in quella corsa non ha visto la bandiera a scacchi. Con il pesarese fuori anzitempo, all’americano è bastato il terzo posto (dietro a Loris Capirossi e all’incredibile Troy Bayliss) per conquistare il titolo iridato, dopo aver ottenuto due vittorie (in Olanda e nei suoi Stati Uniti) e ben otto podi. Un risultato incredibile per l’americano, che era approdato in MotoGP nel 2003, prima di aver ottenuto grandi risultati nell’AMA Superbike. Al suo primo anno nella classe regina Hayden conquistò il suo primo podio a Phillip Island, e tre anni riuscì a battere il suo compagno di squadra in Honda, inserendo il suo nome nella lista dei campioni del mondo. Lasciata la MotoGP nel 2015, l’anno successivo ha debuttato in Superbike, dove ha raccolto la sua unica vittoria in Malesia. Nel 2017 era pronto a ripetere l’obiettivo, ma dopo il round di Imola è tragicamente morto a seguito di un incidente mentre si stava allenando in bicicletta, a soli 36 anni. Oggi, il suo ricordo, è più vivo che mai, fuori e dentro la pista.
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