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MotoGP, Quartararo vuota il sacco: "Da tre anni la moto non migliora"

Il pilota Yamaha analizza la stagione: "A Misano ho capito che avevo poche possibilità di vincere. Gli altri erano migliorati rispetto all'anno precedente, noi no. Abbiamo perso i vantaggi in qualifica, ma non abbiamo recuperato in gara"

È passato un mese dalla gara di Valencia, ma il finale del mondiale è ancora un ricordo vicino per Fabio Quartararo, la cui delusione non sembra essersi affievolita più di tanto. Il francese ha affidato le proprie sensazioni a una intervista per il magazine tedesco Speedweek, che lo ha sentito su passato e presente della sua avventura in Yamaha.

 

Un anno difficile

El Diablo ha retto bene la pressione per tutta la stagione, ma ora si lascia andare a una disanima molto sincera di quanto è successo. “Né i piloti del team clienti né il mio compagno di squadra erano competitivi, quindi non avevo riferimenti, tranne me stesso. Dovevo capire che il limite della moto fosse quello che avevo raggiunto”, ha spiegato il 23enne di Nizza, guardandosi indietro.

 

Il turning point

L'incidente di Assen e la penalizzazione di Silverstone sono stati due momenti particolarmente negativi e difficili da digerire, ma non è stato lì che Fabio ha capito che si stava mettendo male. “A Misano ho capito che le nostre possibilità erano scarse. L'anno scorso ero riuscito a recuperare tre secondi a Pecco e avevo chiuso subito dietro di lui. Quest'anno sono arrivato quinto, cinque secondi dietro, al termine di una gara in cui ho dato il massimo e senza errori. E questo è stato molto frustrante per me, perché nonostante tutto eravamo davvero indietro”.

 

La chiave del successo

Quartararo è perfettamente consapevole del momento che Yamaha sta vivendo in pista. “Gli altri sono migliorati molto mentre noi abbiamo cambiato la moto con il risultato che in qualifica ha funzionato peggio di prima. Abbiamo rinunciato al nostro vantaggio senza ottenere nulla in cambio. E ci sono tre anni in mezzo”.

 

 

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