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MotoGP, Albesiano: “Il congelamento motori potrebbe essere un problema per noi”

MotoGP - Come altre grandi aziende Aprilia ha dovuto chiudere a causa della pandemia del Coronavirus e il direttore tecnico di Aprilia Racing Romano Albesiano ha commentato la situazione in una diretta Instagram con Max Biaggi. Albesiano ha inoltre parlato delle modifiche fatte sulla nuova RS-GP, dei nuovi sistemi su cui stanno lavorando e di una preoccupazione a livello tecnico
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MotoGP
"Aleix era quasi commosso"
La pandemia del Coronavirus che si è abbattuta su tutto il mondo, e anche in Italia, ha messo in ginocchio l’economia e tra gli altri anche i settori legati al motorsport. Le aziende hanno dovuto chiudere e questo blocco non ha risparmiato Aprilia, in MotoGP dal 2015, che proprio quest’anno aveva portato in pista una nuova RS-GP. Il direttore tecnico di Aprilia Racing, Romano Albesiano, ha fatto una chiacchierata con Max Biaggi su Instagram e ha dichiarato: “Tutte le aziende, anche le più grandi, sono preoccupate se guardano al futuro. Il nostro mondo dovrà ridimensionarsi un po’ per sopravvivere ed è giusto fare qualcosa per ridurre i costi”. Proprio per questo sono stati congelati i motori fino al 2022 ed è un interesse di preoccupazione per Albesiano: “Noi e KTM abbiamo le famose concessioni, ma data la decisione presa non avremo vantaggi. Con il motore omologato finora abbiamo fatto solo due test, è appena nato e questo per noi è un po’ preoccupante”. Durante l’inverno Aprilia ha svolto un ottimo lavoro sulla nuova moto e il primo risultato nei test è stato positivo: “Abbiamo cambiato in maniera più radicale il motore, anche se questo non era il programma iniziale. Con i tempi ci stavamo, anche se eravamo giusti, e quindi l’abbiamo fatto. L’obiettivo era quello di migliorare di molto il tutto, ma Aleix (Espargaro) dopo averla provata era quasi commosso. Abbiamo capito di aver fatto una svolta, sia dal punto di vista della ciclistica sia da quello del motore”. E il lavoro continua anche sul sistema tipo holeshot inventato da Ducati: “Abbiamo diversi sistemi. Lo scopo è abbassare il baricentro, evitare il limite d’impennata e partire così meglio. Un vantaggio c’è, ci stiamo lavorando”.

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