MotoGP 2021, Rivola: “Aspettare Iannone? È stato un valore aggiunto”
MotoGP news – Una nuova stagione di MotoGP sta per iniziare, la terza per Massimo Rivola, ad di Aprilia Racing. Questo è l’anno in cui la Casa di Noale punta realmente a stare davanti a tutti, grazie alla nuova RS-GP su cui hanno lavorato tutto l’inverno e Rivola ha commentato l’ultimo anno, togliendosi qualche sassolino su Cal Crutchlow
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MotoGP
"Deluso da Crutchlow"
Aprilia è rimasta l’unica Casa della griglia di partenza della MotoGP ad aver le concessioni e quest’anno, dopo aver lavorato duramente per tutto l’inverno sulla nuova moto, punterà a risalire la classifica. L’obiettivo è chiaro e Massimo Rivola, ad di Aprilia Racing, al suo terzo anno nella top class, vuole guidare questa svolta.
Ai microfoni di Sky Sport ha raccontato la difficile scelta dei piloti di quest’anno, dopo aver aspettato fino all’ultimo la sentenza che riguardasse Andrea Iannone, positivo al doping nel GP della Malesia 2019. La sentenza è stata la peggiore, ovvero la pena è stata inasprita a quattro anni di squalifica, e Rivola ha spiegato: “Il nostro piano B ci poteva essere, ma non poteva essere un piano B firmato perché non puoi fare un contratto che se il pilota poi viene assolto allora l’altro rimane a piedi. Il piano B ce l’avevamo, aspettare la sentenza su Iannone che è arrivata vergognosamente tardi, questo ci ha condannato. Si poteva fare diversamente? Beh adesso è abbastanza facile dirlo, credo che comunque le scelte fatte nel tempo in cui potevamo farle con le informazioni che avevamo siano state scelte corrette e ribadisco coerenti. Credo che questa forza dello stare dalla parte del pilota sia un valore aggiunto che non so se tutti avrebbero seguito”.
Il nome di Cal Crutchlow si era fatto molto vicino a quello di Aprilia, salvo poi il pilota aver cambiato idea ed essere oggi il nuovo collaudatore di Yamaha. L’italiano ha commentato: “Certamente sono deluso che abbia cambiato idea. Crutchlow mi ha fermato nel paddock facendomi i complimenti per la moto e gli ho detto 'too late!', troppo tardi. Sono contento per lui che abbia fatto una scelta di vita, nel senso che va a fare il collaudatore, rischia meno, non voglio dire che si faccia la pensione, non voglio essere offensivo, ma si mette nella condizione di aver finito la carriera”.
Ecco gli orari diretta TV per seguire il primo appuntamento stagionale della MotoGP.
Aprilia è rimasta l’unica Casa della griglia di partenza della MotoGP ad aver le concessioni e quest’anno, dopo aver lavorato duramente per tutto l’inverno sulla nuova moto, punterà a risalire la classifica. L’obiettivo è chiaro e Massimo Rivola, ad di Aprilia Racing, al suo terzo anno nella top class, vuole guidare questa svolta.
Ai microfoni di Sky Sport ha raccontato la difficile scelta dei piloti di quest’anno, dopo aver aspettato fino all’ultimo la sentenza che riguardasse Andrea Iannone, positivo al doping nel GP della Malesia 2019. La sentenza è stata la peggiore, ovvero la pena è stata inasprita a quattro anni di squalifica, e Rivola ha spiegato: “Il nostro piano B ci poteva essere, ma non poteva essere un piano B firmato perché non puoi fare un contratto che se il pilota poi viene assolto allora l’altro rimane a piedi. Il piano B ce l’avevamo, aspettare la sentenza su Iannone che è arrivata vergognosamente tardi, questo ci ha condannato. Si poteva fare diversamente? Beh adesso è abbastanza facile dirlo, credo che comunque le scelte fatte nel tempo in cui potevamo farle con le informazioni che avevamo siano state scelte corrette e ribadisco coerenti. Credo che questa forza dello stare dalla parte del pilota sia un valore aggiunto che non so se tutti avrebbero seguito”.
Il nome di Cal Crutchlow si era fatto molto vicino a quello di Aprilia, salvo poi il pilota aver cambiato idea ed essere oggi il nuovo collaudatore di Yamaha. L’italiano ha commentato: “Certamente sono deluso che abbia cambiato idea. Crutchlow mi ha fermato nel paddock facendomi i complimenti per la moto e gli ho detto 'too late!', troppo tardi. Sono contento per lui che abbia fatto una scelta di vita, nel senso che va a fare il collaudatore, rischia meno, non voglio dire che si faccia la pensione, non voglio essere offensivo, ma si mette nella condizione di aver finito la carriera”.
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