MotoGP 2021, Jarvis: “Valentino Rossi lo conoscono tutti, Marquez no”
MotoGP news – Responsabile da anni della squadra ufficiale Yamaha, Jarvis conosce molto bene Valentino Rossi e con lui ha stretto un rapporto piuttosto profondo, lo considera un'icona del motociclismo e sa che dopo di lui molte cose non saranno più le stesse
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Tra i personaggi con cui Valentino Rossi ha lavorato più a lungo nella sua carriera c’è sicuramente Lin Jarvis, managing director di Yamaha, che con il nove volte campione del mondo ha vissuto momenti belli e altri più complicati.
Secondo Jarvis l’addio di Rossi peserà sul Mondiale e lo ha spiegato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: “Come tutti, credo che il ritiro di Rossi sia la fine del mondo, di un'era gloriosa. Valentino è una di quelle icone sportive uniche. Ma anche le stelle terminano la loro carriera”. La fine prima o poi doveva arrivare, anche per Rossi che è diventato un vero e proprio simbolo del motociclismo: “Se si chiedesse in giro chi è Marquez, molte persone non saprebbero rispondere. Stesso discorso per Quartararo: nessuna idea. Se si chiedesse chi è Valentino Rossi, chiunque potrebbe rispondere perché tutti lo conoscono. Ha un enorme appeal. Quindi sarà qualcosa che lo sport dovrà recuperare. Resto comunque ottimista per il futuro della MotoGP, perché le corse sono molto divertenti ora”.
Atmosfera ottima nella squadra
La Casa di Iwata è comunque sulla strada giusta, considerando che ha appena vinto il titolo iridato grazie a Fabio Quartararo, traguardo che mancava da ben sei anni: “Alla gente piace anche Fabio, che ha una vera personalità. Si diverte e lo comunica”. Con Quartararo e Franco Morbidelli l’atmosfera nel team è piacevole: “Apprezzo anche il rispetto reciproco tra i nostri piloti, anche se è una virtù che abbiamo da molti anni nel team. Probabilmente bisognerebbe tornare al 2010 per non trovarne traccia”. Quando la coppia formata da Rossi e Jorge Lorenzo gli ha fatto sudare diverse camicie…
Secondo Jarvis l’addio di Rossi peserà sul Mondiale e lo ha spiegato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: “Come tutti, credo che il ritiro di Rossi sia la fine del mondo, di un'era gloriosa. Valentino è una di quelle icone sportive uniche. Ma anche le stelle terminano la loro carriera”. La fine prima o poi doveva arrivare, anche per Rossi che è diventato un vero e proprio simbolo del motociclismo: “Se si chiedesse in giro chi è Marquez, molte persone non saprebbero rispondere. Stesso discorso per Quartararo: nessuna idea. Se si chiedesse chi è Valentino Rossi, chiunque potrebbe rispondere perché tutti lo conoscono. Ha un enorme appeal. Quindi sarà qualcosa che lo sport dovrà recuperare. Resto comunque ottimista per il futuro della MotoGP, perché le corse sono molto divertenti ora”.
Atmosfera ottima nella squadra
La Casa di Iwata è comunque sulla strada giusta, considerando che ha appena vinto il titolo iridato grazie a Fabio Quartararo, traguardo che mancava da ben sei anni: “Alla gente piace anche Fabio, che ha una vera personalità. Si diverte e lo comunica”. Con Quartararo e Franco Morbidelli l’atmosfera nel team è piacevole: “Apprezzo anche il rispetto reciproco tra i nostri piloti, anche se è una virtù che abbiamo da molti anni nel team. Probabilmente bisognerebbe tornare al 2010 per non trovarne traccia”. Quando la coppia formata da Rossi e Jorge Lorenzo gli ha fatto sudare diverse camicie…
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