"Honda deve lavorare sodo per sviluppare una moto che possa riconquistare i tre titoli iridati"
Sulle condizioni fisiche di Marc Marquez non sono più arrivate comunicazioni ufficiali, dopo che il 3 dicembre è stato operato per la terza volta al braccio destro all’ospedale Ruber Internacional di Madrid. In una conferenza stampa virtuale organizzata da HRC Tetsuhiro Hikita, direttore di Honda Racing, ha commentato così la situazione: “Al momento, tutto è in discussione. Stiamo monitorando da vicino le sue condizioni e lavorando duramente per avere la migliore moto possibile per i test della pre-stagione. Dobbiamo fare tutto il possibile per aiutarlo”. Le ultime informazioni parlano di una precedente infezione al braccio infortunato, per cui lo spagnolo veniva trattato con una cura antibiotica.
Certamente il 2020 è un anno da dimenticare per Honda e Takehiro Koyasu, direttore dello sviluppo, non ha usato mezzi termini: “Il 2020 è stato un vero disastro. Il motivo principale è stata la nuova gomma Michelin, poi con la situazione scaturita dalla pandemia del Coronavirus, è stato impossibile portare a termine il nostro programma di test. Inoltre siamo rimasti senza un pilota in grado di ottenere la migliore prestazione dalla nostra moto, e questo ha determinato il risultato di quest'anno”. Lo stesso Koyasu ha poi spiegato che il suo reparto sta lavorando duramente per migliorare l'elettronica, aumentare la potenza del motore per guadagnare velocità massima e perfezionare l'integrazione del telaio con la gomma posteriore Michelin: “Abbiamo preso molto sul serio il risultato dello scorso anno. Nel 2020 ci sono mancate l'accelerazione e la velocità massima per superare i nostri avversari in rettilineo. Attualmente stiamo lavorando su molti aspetti. A partire dal motore, dallo scarico e dal telaio. Marc Marquez è un pilota eccezionale, ma la Honda ha il dovere di impegnarsi, sia con il team ufficiale che con il satellite, per sviluppare una moto che possa riconquistare i tre titoli iridati: dei piloti, costruttori e team”.
Senza l’otto volte iridato in pista il pilota di riferimento è Takaaki Nakagami: “Dalla pre-stagione abbiamo già tenuto conto delle sue indicazioni. È un dato di fatto che sia cresciuto molto nel 2020, anche se sicuramente il progresso nella sua prestazione è dovuto anche al miglioramento che abbiamo fatto alla sua moto a metà stagione. In ogni caso, Taka ci ha fornito feedback importanti e significativi, con indicazioni molto vicino a quelli di Marc Márquez e inoltre sappiamo che Nakagami ha imparato molto dall'errore di Aragón”.