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MotoGP 2018, Petrucci: “Ducati è una fede, oltre la moto e il pilota”

MotoGP news – Danilo Petrucci dal 2019 farà parte del team ufficiale Ducati, e recentemente ha parlato del suo rapporto con Dovizioso, degli obiettivi per la stagione in corso e per la prossima: "Anche noi vogliamo diventare un dream team"
"Valentino Rossi è immortale"
Dalla stagione 2019 il team ufficiale Ducati sarà composto da due piloti italiani, il confermato Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. Il pilota alla Gazzetta dello Sport ha raccontato: “Prima di pensare alla prossima stagione, vorrei chiudere alla grande quella attuale. Mi piacerebbe vincere un gran premio e devo sfruttare al meglio le occasioni che potrebbero crearsi. C’è grande equilibrio in questa annata di MotoGP. Ogni gara ci sono sei-sette piloti che lottano per andare sul podio”. Per ora il “dream team” è quello Honda con Lorenzo e Marquez, ma la casa di Borgo Panigale non vuole essere da meno e Petrucci ha detto: “Anche noi vogliamo diventare un dream team. Ho parlato con Dovizioso. L’idea è quella di capovolgere quello che di solito accade all’interno di in gruppo di lavoro. Di regola il primo rivale di un pilota è il suo compagno di squadra. Invece con Dovizioso vorremmo diventare una coppia vincente. Sviluppando entrambi la moto. Da amici, non da rivali. Se ci riusciremo renderemo la Ducati ancora più forte”. Essere un pilota Ducati è una cosa speciale: “La Ducati è una fede. Va oltre la moto e il pilota. Contano i colori. Un po’ come nel calcio”. Il pilota di Terni ha poi parlato dell’episodio avvenuto con Marc Marquez al Mugello e ha detto: “Mi ha buttato fuori. Se ci fosse stata la sabbia, la mia gara sarebbe finita in quel momento. Quello che è strano è che dopo lo “scontro” Marquez-Rossi si era parlato di punizioni severe per chi non guidava in maniera corretta. Al Mugello questo non è successo. Vorrà dire che pure io pretenderò di non essere punito se dovessi sbagliare”. L’obiettivo del 2018 per Petrucci è: “Chiudere la top 5 e ricevere il titolo di primo classificato tra i piloti di scuderie satelliti. Per il momento ho solo un punto di ritardo da Zarco”. Infine, l’ultima battuta è su Valentino, il connazionale di cui ha detto: “Non è mai tra i favoriti ma alla fine arriva sempre. Anche al Mugello è andato sul podio. Sembra immortale”
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