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MotoGP 2016, calendario gare interattivo e analisi dei circuiti

MotoGP news - Domenica 20 marzo inizierà la nuova attesissima stagione del Motomondiale che partirà, come da tradizione, dal circuito del Qatar. Valentino Rossi tornerà in pista con l'obiettivo di conquistare il decimo titolo mondiale, e se la dovrà vedere con i "soliti" avversari: Lorenzo Marquez e Pedrosa, senza dimenticare le Ducati di Iannone e Dovizioso e la Suzuki di Vinales che nei test si sono già dimostrate competitive. Ecco l'analisi dei diciotto circuiti che ospiteranno i Gran Premio e la piantina interattiva per vedere dove si trovano
MotoGP 2016
Questa domenica il circus del Motomondiale farà tappa a Losail in Qatar e la carne al fuoco è parecchia: alle incognite portate dalle novità tecniche di centralina unica e gomme Michelin, si aggiungono i possibili incroci "pericolosi" che si potrebbero vedere in pista.  Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez cosa combineranno se saranno in bagarre? Dani Pedrosa, Andrea Iannone, Andrea Dovizioso e Maverick Vinales saranno capaci di inserirsi nella lotta per il titolo? Cominceremo a chiarirci i dubbi il prossimo 20 marzo, vediamo però, sulla base dei risultati della scorsa stagione, di fare qualche previsione e capire quali sono, sulla carta, i tracciati più favorevoli a Yamaha, Honda e Ducati e chi sono i piloti in attività più vincenti. Alla fine di questa news trovate anche una cartina interattiva che permette di vedere dove si trovano i circuiti, cliccate sui puntatori per accedere alle informazioni di ogni singola pista.

Qatar, 20 marzo
Dal 2007 la stagione del Motomondiale inizia dal Losail International Circuit, costruito nel 2004 e lungo 5.380 metri. Dal 2008 la gara si corre in notturna, grazie ad un efficace impianto di illuminazione, mentre il layout conta 16 curve e un lungo rettilineo di circa un chilometro. Finora questo tracciato ha ospitato dodici gare, sei delle quali vinte da Yamaha (l'anno scorso lo strepitoso successo di Valentino Rossi) e tre da Honda. Al momento Ducati non ha mai vinto, ma è una pista comunque favorevole alla Desmosedici, a confermarlo il doppio podio della scorsa stagione con Iannone secondo e terzo. Ducati e Yamaha potrebbero quindi contendersi la vittoria, a maggior ragione se consideriamo che Valentino Rossi è il pilota che più ha vinto qui, con quattro successi, contro i due del compagno di squadra Lorenzo.

Argentina, 3 aprile
Per il terzo anno il Motomondiale arriva in Argentina, all'Autodromo Termas de Rio Hond. Costruito nel 2007 e modificato nel 2012, quando si decise di ridurre di qualche centinaio di metri il rettilineo principale (comunque uno dei più lunghi del mondiale con 1.076 metri) e aggiungere tre curve. Il layout favorisce i sorpassi e finora una vittoria è andata alla Honda, con Marc Marquez, e l'altra a Yamaha con Valentino Rossi che sul podio l'anno scorso ha festeggiato indossando la maglia di Maradona. Il tracciato, con curve ad ampio raggio, si direbbe comunque più favorevole alla Yamaha.

USA Circuito delle Americhe, 10 aprile
Dall'Argentina i piloti voleranno direttamente negli Stati Uniti, sul circuito delle Americhe, vicino ad Austin, sede del terzo appuntamento stagionale e unico approdo del Motomondiale negli USA. Si tratta di uno dei circuiti più lunghi (5.513 metri) e tortuosi (ben 20 curve) del mondiale. Il pronostico vede Marc Marquez e Honda favoriti, con tre vittorie su tre gare disputate.

Jerez, 24 aprile
Dopo tre tappe extra-europee si torna nel vecchio continente per il Gran Premio di Jerez de la Frontera, il primo dei quattro che ogni anno vengono disputati in Spagna. Il tracciato è uno dei più corti del Motomondiale (4.423 m) ed è formato da 13 curve e due rettilinei. Inoltre è anche uno dei più lenti, con velocità medie, in gara, mai superiori ai 160 km/h. La MotoGP ha corso ben 15 gare finora e di queste Honda ne ha vinte otto, Yamaha sei e Ducati una. Il pilota che ha più volte calcato il primo gradino del podio è Valentino Rossi, con tre successi in Honda e tre in Yamaha, seguito da Lorenzo a quota tre e da Pedrosa a due. Generalmente la pista è favorevole a Honda, ma le sorprese di solito non mancano: l'anno scorso è stata Yamaha a portarsi a casa la vittoria.

Le Mans, 8 maggio
Il circuito Bugatti è un appuntamento storico del calendario: il primo Gran Premio di Francia si è corso nel 1969, e vide la vittoria di Giacomo Agostini su MV Agusta. Numerosi sono stati gli interventi, soprattutto legati alla sicurezza, che ne hanno modificato il tracciato; dopo quelli più recenti del 2008, la pista misura 4.185 m con 11 curve e percorrenza in senso orario. Su questa pista si sono disputati 28 Gran Premi, di cui 13 vinti da Honda e otto da Yamaha, dal 2009 le due case costruttrici giapponesi si sono divise le vittorie. Il pilota che conta più trionfi è Jorge Lorenzo, a quota quattro, seguito dal suo compagno di squadra Valentino Rossi, con tre. Nonostante questo, sono recenti i successi Honda di Dani Pedrosa (2013) e di Marc Marquez (2014).

Mugello, 22 maggio
Il Gran Premio d'Italia si corre sul circuito del Mugello, di proprietà della Ferrari che l'ha acquistato nel 1988. Il tracciato è spettacolare, con quindici curve che si snodano intorno a uno dei rettilinei più lunghi del mondiale (oltre 1 km) al termine del quale i piloti raggiungono velocità elevatissime (349,7 km/h segnata nel 2014 dalla Ducati di Andrea Iannone). La pista è molto tecnica e impegnativa e, guardando alle statistiche, ben si adatta a Yamaha: dal 2002 (anno del debutto della MotoGP) otto vittorie sono andate alla casa dei tre diapason, mentre Honda ne ha vinte cinque. Su questa pista è il pilota a fare la differenza e Valentino Rossi ha vinto davanti al suo pubblico ben sette volte, Jorge Lorenzo quattro volte mentre Marquez e Pedrosa si sono aggiudicati un successo a testa. Quest'anno la lotta sarà probabilmente a tre tra Honda, Yamaha e Ducati, l'anno scorso la casa bolognese ha chiuso in seconda posizione con Andrea Iannone.

Catalunya, 5 giugno
A venti km da Barcellona sorge il circuito di Montmelò, dove dal 1996 si corre il Gran Premio di Catalunya. Il tracciato misura 4.727 m e presenta 13 curve e un rettilineo lungo 1047 m. Considerando le gare che sono state corse dal 2002 all'anno scorso, vediamo che Yamaha ha ottenuto otto successi, contro i quattro di Honda e i due di Ducati (nel 2003 con Capirossi, nel 2007 con Stoner). Non a caso, i piloti più vincenti sono i due alfieri Yamaha: Rossi ha vinto sei volte, Lorenzo quattro. Su questa pista comunque è difficile fare un pronostico, i piloti possono fare la differenza.

Assen, 26 giugno
Da quest'anno si perde la tradizione che voleva che la gara  di Assen si corresse il sabato, così domenica 26 giugno i piloti affronteranno il Gran Premio d'Olanda, che non manca mai in calendario dal 1949. Il circuito è stretto, composto da 18 curve raccordate da brevi rettilinei, il più lungo non arriva neanche a 500 m. Su questa pista hanno vinto tutti i più grandi campioni del motociclismo, da Agostini e Valentino (7 volte) a Doohan e Hailwood (5).  In MotoGP Yamaha ha vinto finora nove volte e Honda cinque, questa tra l'altro è una delle piste preferite da Valentino Rossi. Lo scorso anno il Dottore ha vinto davanti a Marc Marquez, in un duello serrato fino all'ultima chicane.

Sachsenring, 17 luglio
La pista del Sachsenring, costruita nei pressi del vecchio circuito stradale di Chemnitz, è la più corta del Motomondiale con 3.671 m. Il circuito che si percorre in senso antiorario, presenta 14 curve, alcune delle quali molto lente che lo rendono uno dei tracciati meno rapidi, presenti in calendario. È molto veloce invece il rettilineo del traguardo: solo 700 m ma in ripida discesa, che porta a una staccata impegnativa per affrontare la successiva e lenta Sachsenkurve. Honda ha vinto nove volte, tra cui le sei ultime edizioni (tre Pedrosa e tre Marquez), mentre Yamaha è ferma a quota quattro. Senza ombra di dubbio è un tracciato favorevole a Honda.

Red Bull Ring, 14 agosto
Il Red Bull Ring è un circuito nuovo per tutti, che entra in calendario quest'anno: l'Austria torna nel circus del Motomondiale dopo ben 19 anni di assenza. Il circuito è lungo 4.300 m e presenta, oltre a una decina di curve, diversi saliscendi che lo rendono spettacolare. Difficile fare pronostici, l'unico dato che abbiamo a disposizione sono le dichiarazioni di Marc Marquez, che nel settembre scorso aveva fatto un test su questa pista. Il talento di Cervera aveva detto che alcuni tratti sono favorevoli alla sua moto, altri invece potrebbero andare a favore della Yamaha e alcune curve “cieche” favoriranno invece il pilota più determinato. Non ci resta che aspettare.

Brno, 21 agosto
Dal 1965 si corre il Gran Premio della Repubblica Ceca sul circuito di Brno, costruito nei pressi di un precedente circuito stradale e modificato nel 1996. Oggi è lungo 5.403 m e le sue quattordici curve raccordate da brevi rettilinei (il più lungo è di soli 636 m) si snodano all’interno di un avvallamento del terreno che consente agli spettatori un’ottima visibilità dalle alture circostanti. Negli ultimi 16 anni di gare della classe regina, Honda e Yamaha hanno vinto 7 volte a testa e due vittorie sono andate a Ducati. Tra i piloti al via Valentino Rossi ha vinto 5 volte, seguito da Pedrosa e da Jorge Lorenzo.

Silverstone, 4 settembre
Con più di 60 anni di storia, Silverstone è uno dei più prestigiosi circuiti del mondo dei motori; nel 2010 è stato completamente rinnovato, pur mantenendo la caratteristica di pista tra le più veloci del calendario della MotoGP. Il layout è lungo quasi 5.900 m con 18 curve, qui i piloti devono sempre fare i conti con l'estrema variabilità delle condizioni meteo. La pista si direbbe favorevole alla Yamaha, considerando le tre vittorie di Jorge Lorenzo (2010, 2012 e 2013) interrotte dalla Honda di Casey Stoner nel 2011. Attualmente però, il record della pista appartiene a Dani Pedrosa (Honda), realizzato nel 2013.

Misano, 11 settembre
Il circuito di Santa Monica, dal 2012 intitolato a Marco Simoncelli, è stato inaugurato nel 1972 e, con l'attuale configurazione (4.226 m e 15 curve) da percorrere in senso orario, è entrato a far parte del Motomondiale dal 2007. Questa pista è certamente favorevole alla Yamaha che dal 2007 ad oggi ha vinto sei gare, tre a testa per Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, mentre Honda ha vinto solo due volte, una con Dani Pedrosa e una con Marc Marquez. Ducati, invece, ha trionfato una sola volta con Casey Stoner. Su questo tracciato Valentino Rossi è di casa: Tavullia è a pochi chilometri di distanza, e questo GP è una vera e proprio una festa per i suoi tifosi.

Aragon, 25 settembre
Dall'Italia si va in Spagna, nella regione di Aragon, al Motorland, l'ultimo circuito spagnolo entrato in calendario dopo gli "storici" Jerez, Barcellona e Valencia. L'impianto è di nuova costruzione (2009) e il tracciato misura 5.078 m, con 17 curve. Finora sono andate in scena sei edizioni e Honda ha vinto tre Gran Premi, Yamaha due e Ducati una. Curiosità: qui Valentino Rossi non ha mai vinto. Il pilota più vincente finora è stato Casey Stoner, sul primo gradino del podio sia nel 2010 sia nel 2011, mentre l'anno scorso la vittoria andò a Jorge Lorenzo, seguito da Dani Pedrosa e Valentino Rossi.

Motegi, 16 ottobre
La prima gara del trittico asiatico è in Giappone, al Twin Ring Motegi, situato a 160 km da Tokio. Di proprietà della Honda, qui si corre il Gran Premio del Giappone dal 1999: il circuito è piuttosto tortuoso, lungo 4.800 m con 14 curve e un rettilineo di circa 800 m. Finora si sono corsi qui 17 Gran Premi e a vincerne di più è stata la Honda, con sette vittorie, seguita a pari merito da Ducati e Yamaha, quattro, e da Suzuki, due. L'anno scorso è stato Dani Pedrosa ad aggiudicarsi la vittoria e possiamo dire che Honda è certamente favorita.

Phillip Island, 23 ottobre
Phillip Island è forse il circuito più spettacolare dell’intero Motomondiale: è lungo 4.448 m, costruito su un terreno ondulato e sul ciglio di una scogliera, formato da un continuo susseguirsi di curve veloci e di ampio raggio (in tutto sono 12) e spezzato solo da due tornantini, che invitano a staccate da brivido. L'unico rettilineo, piuttosto corto, è quello dei box, in discesa e quindi velocissimo. Fino al 2015 Honda ha conquistato più vittorie, dieci, contro le cinque di Yamaha e le quattro di Honda. Valentino Rossi è il pilota qui più vincente, con sei successi (divisi equamente tra Honda e Yamaha), non a caso questo rientra tra i suoi circuiti preferiti.

Sepang, 30 ottobre
Dopo l'Australia si va in Malesia, sul circuito di Sepang, tristemente famoso per il tragico incidente costato la vita a Marco Simoncelli nel 2011. Questa pista sorge a 50 km dalla capitale Kuala Lumpur ed è la più larga di tutto il Motomondiale con 25 m, rispetto alla media di 15 m. Il circuito conta un totale di 15 curve, di cui 4 sono molto lente, ma le altre molto veloci e i due rettilinei di circa 900 m ciascuno, favoriscono sorpassi a gas completamente aperto. I piloti devono anche fare i conti con le elevate temperature e l'alto grado di umidità. Honda è la più titolata con sei vittorie, seguita dalla Yamaha con cinque, Ducati con tre e Suzuki con due. Con la vittoria di Pedrosa lo scorso anno, la Honda ha portato a quattro la sua striscia di successi consecutivi.

Valencia, 13 novembre
Tradizionalmente il Gran Premio de la Comunitat Valenciana chiude la stagione, il circuito è formato da quattordici curve e ha un rettilineo di circa 900 metri su un totale di 4 chilometri. Si tratta di una pista particolare, dove è difficile superare, e dal 2002 ad oggi Honda è la casa costruttrice che ha vinto di più, con nove successi, mentre Yamaha ha trionfato finora quattro volte. Tra i piloti ancora in attività, i due spagnoli Pedrosa e Lorenzo hanno vinto di più: tre successi a testa. Rossi, che lo scorso anno ha fatto l'impresa di partire ultimo e arrivare quarto, ha raccolto solo due successi, e Marquez uno.



 
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