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Moto2 - Nicolò Bulega: “Con la Kalex ho avuto da subito ottime sensazioni”

Moto2 news – Nei primi giorni di test svolti nel 2018, Nicolò Bulega debuttante in Moto2 ha da subito trovato un feeling positivo con la Kalex. In occasione della presentazione dello Sky Racing Team VR46 l’abbiamo intervistato e ci ha parlato della nuova stagione che lo aspetta, del primo test svolto sulla moto e di quello che potrà imparare dal compagno di squadra Luca Marini
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"Mi è venuto subito tutto naturale"
Dopo ben quattro stagioni passate in Moto3, nel 2018 Nicolò Bulega fa finalmente il salto di categoria e si presenta quindi da debuttante nella classe di mezzo. Il romagnolo ha raccontato di essersi trovato subito a suo agio con la moto nel primo test svolto a fine 2018, e ora non vede l’ora di tornare in pista per proseguire il lavoro con lo Sky Racing Team VR46. La nostra Serena Zunino ha potuto fare una chiacchierata con lui, ecco cosa ci ha raccontato.

Che sensazioni hai con il tuo arrivo in Moto2?
È una classe che mi ispira molto. Fisicamente ci sto molto meglio sopra, in Moto3 mi venivano i lividi ai gomiti per poter stare in carena. Con questa moto ho un buon feeling. La categoria è molto diversa dalla quella in cui ho guidato per molti anni, quindi inizialmente dovrò anche un po' abituarmi. In testa ho il meccanismo della Moto3, dovrò cambiarlo.

Passi dalla Moto3 alla Moto2, una classe che si addice di più anche alla tua altezza...
Almeno non parto svantaggiato. Questa è una cosa che mentalmente aiuta tanto. Sono soddisfatto di com’erano andati i test. Mi avevano detto di entrare piano, di capire come funzionassero le gomme perché molto diverse da quelle che ho usato finora, di capire il motore perché era molto diverso, capire la moto perché va guidata in un altro modo. Appena sono entrato però mi è venuto subito tutto naturale. Anche le gomme, sono particolari e rendono alla fine, al contrario di quelle della Moto3. Mi sono trovato bene con tutto il pacchetto e sono contento del feeling. Siamo partiti da una buona base di setting e siamo riusciti a migliorare, e non è sempre così scontato.

Alla luce di questo, non hai il rammarico di aver fatto un anno “in più” in Moto3?
È ancora presto per dire che andrò bene. Questo era stato solo il primo test in assoluto, tutti si dovevano ancora allineare bene, però chi ben comincia… Non so se questo salto (dalla Moto3 alla Moto2, ndr) avrei dovuto farlo prima. Ho comunque 19 anni e sono forse il più giovane della griglia. Va bene così.

Cosa pensi di poter imparare da Luca?
Luca sicuramente è un grande lavoratore, è il primo ad arrivare al box ed è l’ultimo a uscire. Oltre a questo in pista è uno che va veloce. Cercherò di imitarlo.

Cosa potresti “prendere” invece da Pecco?
Da lui c’è molto da imparare, anche se è meno lavoratore di Luca. Bisognerà trovare il giusto compromesso tra i due. Pecco ha comunque fatto un anno fantastico, pieno di emozioni che si ricorderà per tutta la vita. Avrò la sua squadra e potrò vedere la sua telemetria, anche se le moto sono diverse. Ci sono molte cose che faceva lui che potrò farmi raccontare per provare a imitarlo.

Con quale obiettivo parti?
Sicuramente voglio cercare di fare bene. Proverò a ottenere buoni risultati, ma non so dirti quanto “buoni”. Te lo dirò tra un po', dopo le prime tre gare.

Come vedi il nuovo regolamento delle qualifiche?
Non mi piace tantissimo. Da quello che ho capito ci toglieranno anche un turno, e quindi il fatto di stare meno in moto non mi fa impazzire come idea, essendo tra l’altro un debuttante. Però sarà uguale per tutti, vedremo.

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