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Suzuki GSX-8TT: look retrò e numeri moderni? Ecco quanto fa davvero

La nuova naked vintage di Suzuki ha fascino da vendere, ma il bicilindrico da 776 cm³ spinge come promette? L'abbiamo messa alla prova, ecco tutti i dati

Suzuki si lancia nel segmento delle naked vintage con un modello che non passa inosservato, ispirato alla leggendaria GS 1000 che correva nel campionato AMA nei primi anni '80. La nuova GSX-8TT è la versione con la linea più retrò di una famiglia che comprende anche la GSX-8T e capostipite GSX-8S, unendo un'estetica ricercata a una sostanza meccanica decisamente moderna. Il cupolino squadrato "bikini" e il puntale definiscono un'identità forte, ma sotto questa veste si nasconde il brillante bicilindrico parallelo da 776 cm³ già apprezzato su altri modelli della casa. La promessa è quella di una moto divertente, veloce e godibile. Ma i numeri confermano le sensazioni? Vediamo com'è fatta e, soprattutto, come va secondo i rilevamenti del nostro Centro Prove.

Potenza e coppia rilevate

  • Potenza massima alla ruota: 75,85 CV (56,56 kW) a 8.000 giri/min
  • Coppia massima alla ruota: 7,64 kgm (74,97 Nm) a 5.600 giri/min

Il bicilindrico parallelo da 776 cm³, che sulla carta dichiara 83 CV, si conferma un motore brillante anche al banco prova. I nostri rilevamenti alla ruota mostrano valori robusti, ma ciò che colpisce è la curva di erogazione: il picco di coppia arriva a soli 5.600 giri, ben prima di quanto dichiarato (6.800 giri). Questo si traduce in una spinta corposa e immediata fin dai bassi regimi, rendendo la 8TT reattiva e appagante nell'uso stradale, perfetta per uscire veloci dalle curve senza dover strapazzare il cambio.

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Velocità massima e accelerazione

  • Velocità massima: 207,1 km/h
  • Accelerazione 0-100 km/h: 3,48 s
  • Accelerazione 0-400 m: 11,84 s

La GSX-8TT non è solo bella da guardare, è anche veloce. Lo scatto da fermo è ottimo: i 3,48 secondi per raggiungere i 100 km/h sono un tempo di tutto rispetto, merito anche di un cambio elettronico bidirezionale ben tarato. La velocità massima di oltre 207 km/h effettivi la rende idonea anche ai trasferimenti autostradali, dove il piccolo cupolino offre una protezione discreta. Molto buoni anche i dati di ripresa da 50 km/h, che confermano l'elasticità del motore: per coprire i 400 metri le bastano 12,76 secondi.

Frenata

  • Spazio di arresto (da 100 km/h): 40,5 m

L'impianto frenante Nissin, con doppio disco anteriore da 310 mm, si comporta bene. Lo spazio di arresto rilevato di 40,5 metri da 100 km/h è un buon dato per la categoria. Nella guida reale, questo si traduce in una frenata potente, precisa e ben modulabile, che infonde sicurezza anche quando si alza il ritmo e si cerca una guida più aggressiva.

Consumi e autonomia

  • Consumo a 90 km/h: 27,64 km/l
  • Consumo a 120 km/h: 21,60 km/l
  • Consumo extraurbano: 28,28 km/l
  • Autonomia a 120 km/h: 345,6 km

Nonostante le prestazioni vivaci, il bicilindrico Suzuki sa essere anche discretamente parco nei consumi. I dati rilevati sono in linea con la concorrenza: in autostrada a velocità di codice si percorrono oltre 21 km/l e nell'uso extraurbano si sfiorano i 28 km/l. Grazie al serbatoio da 16 litri (rilevati dal nostro centro prove), l'autonomia è da vera viaggiatrice, capace di superare i 340 km a 120 km/h, permettendo lunghe gite fuori porta senza l'ansia del rifornimento.

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Peso e prezzo

  • Peso rilevato: 191,5 kg
  • Distribuzione pesi: 98,0 kg (Ant.) - 93,5 kg (Post.)
  • Prezzo: 11.560 euro

I 191 kg a secco confermano la sensazione di una moto leggera e agile, facile da gestire non solo in velocità, ma anche nella vita di tutti i giorni. Questa leggerezza si sente tutta nella guida, rendendo la 8TT agile e reattiva nei cambi di direzione. Il prezzo di 11.560 euro è leggermente superiore alla sorella 8T, ma giustificato dalla dotazione estetica e tecnica.

Come è fatta

La GSX-8TT si distingue per i suoi tratti retrò: oltre al già citato cupolino, spiccano dettagli come la cornice metallica del faro tondo, gli specchietti alle estremità delle manopole (studiati per migliorare la visuale) e la sella con cuciture rosse a contrasto con i cerchi. La sostanza però è moderna: il telaio è in acciaio, la forcella una KYB rovesciata da 43 mm e il monoammortizzatore (anch'esso KYB) è regolabile nel precarico. L'elettronica è completa: tre mappature motore, controllo di trazione regolabile su tre livelli (e disattivabile) e acceleratore ride-by-wire. Le ruote in lega da 17 pollici montano pneumatici Dunlop Sportmax RoadSport 2.

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Come va

La posizione in sella è azzeccata, leggermente caricata sull’avantreno per invitare a una guida aggressiva, ma senza risultare scomoda. Il serbatoio da 16 litri (maggiorato rispetto ai 14 della 8S per ottenere una "bombatura" più vintage) permette di stringere bene la moto tra le gambe. Il bicilindrico parallelo si conferma vivace e pieno ai medi regimi, offrendo un avantreno preciso e un'ottima reattività tra le curve. L’elettronica lavora in maniera discreta, supportando il pilota senza mai togliere il piacere di guida, e il cambio elettronico si dimostra preciso e veloce. Le gomme Dunlop di primo equipaggiamento offrono un grip valido, e supportano bene una moto che si è rivelata equilibrata, divertente e molto ben fatta. 

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