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Appennino sconosciuto: 4 passi tra Toscana ed Emilia Romagna

Da quello dello Spino  a quello di Croce ai Mori, passando per i Tre Faggi e Viameggio. Un anello di circa 200 km che unisce Toscana, Emilia-Romagna e Marche, alla scoperta di passi poco conosciuti ma ricchi di “fascino motociclistico”…

Un percorso meno battuto

Idea per un moto-giro tra Emilia Romagna, Toscana e Marche? Le tre regioni offrono da sole un’infinità di percorsi che sembrano fatti apposta per noi motociclisti: curve da pennellare morbide nelle campagne, tornanti più stretti che salgono lungo i valichi di montagna, panorami mozzafiato e tante trattorie dove fermarsi per una sosta gastronomica. Ipotizzando però di essere alla ricerca di qualcosa di “nuovo” e, magari,  mai fatto e mai visto prima, si potrebbe tentare una sorta di anello alla scoperta di passi “sconosciuti” (o meglio, poco conosciuti) proprio a cavallo delle tre regioni.  L’idea potrebbe essere la seguente: Passo dello Spino (tra Casentino e Valtiberina, in Toscana)  - Passo della Croce ai Mori (tra Prato e Firenze, vicino a Montepiano) - Passo dei Tre Faggi (sull’Appennino tosco-romagnolo, tra Bologna e Firenze, vicino al Corno alle Scale) - Passo di Viamaggio (tra Valtiberina toscana e Montefeltro, vicino a Pieve Santo Stefano). In totale si parla di circa 200 km: poca strada, anche se piuttosto impegnativa trattandosi di valichi montani, che si può fare in giornata…

L’itinerario 

Fermo restando che quella qui sotto è solo un’idea personalizzabile in baste ai propri gusti e al punto di partenza più vicino, ipotizziamo di partire col Valico di Croce ai Mori, sito tra Prato e Firenze. La prima ora scorre veloce sulla SS67 fino a Londa, dove iniziano le curve: da lì si prosegue fino al Valico di Croce ai Mori lungo la strada statale che, superato il Valico, continua tortuosa in direzione Pratovecchio, da dove si fa temporaneamente più dritta e veloce fino ai dintorni di Caselle, in provincia di Arezzo. A quel punto, la SP 208 torna ad aggrovigliarsi in un continuo di curve che portano fino al Valico dello Spino, dove ci si può fermare per una pausa ristoratrice. Totale percorso finora 90 km circa (calcolate 2 ore abbondanti).  

Riprese le forze si continua quindi lungo la SP 208 in direzione Pieve Santo Stefano, da cui si imbocca la SS3bis per sconfinare in Emilia Romagna. Si prosegue una trentina di chilometri (veloci perché la strada si distende parecchio), fino a San Piero in Bagno, per poi immettersi sulla SP 26. Da qui la strada torna divertente: tante curve con viste panoramiche lungo la SP4 e, poi, la SS9ter. L’ultimo tratto, tra Premilcuore e il Passo dei Tre Faggi è molto bello, anche se piuttosto ipegnativo. Totale, ancora una 90ina di chilometri circa. 

Ad una manciata di chilometri più in là c’è il Muraglione: lo si può affrontare risalendo la SS 67, ma si aggiunge parecchia strada. Meglio proseguire e godersi l’ultimo tratto - tortuoso e pieno di curve -  fino a San Bavello e, da lì, rientrare su Firenze per chiudere l’anello in circa 1 ora e mezza di strada. 

 

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