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Follie anni 80, le sportive 400 mai viste in Italia

Negli anni 80 la classe 400 cm³ in Giappone visse una evoluzione tecnica stupefacente, con moto derivate dalle corse è purtroppo (quasi) mai importate ufficialmente in Italia

La genesi delle race replica

Tra gli anni 80 e 90, il mercato giapponese è stato teatro di una competizione tecnica feroce tra i quattro grandi costruttori, focalizzata sulla categoria TTF-3 (Tourist Trophy Formula 3). Questa classe, che ammetteva motori a 4 tempi fino a 400 cm³ e 2 tempi fino a 250 cm³, divenne il laboratorio per lo sviluppo delle "Race Replica": moto stradali che copiavano in tutto e per tutto le soluzioni delle moto da gara. Se le 250 a miscela hanno avuto gloria anche in Europa, le sorelle a 4 tempi da 400 cm³ sono rimaste per lo più confinate in patria, diventando oggi oggetti di culto per i collezionisti. Vediamo le più interessanti.

Suzuki GSX-R 

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Il ruolo di pioniera assoluta spetta a Suzuki. Nel marzo del 1984, un anno dopo aver sconvolto il mercato con la RG250 Gamma, la casa di Hamamatsu presentò la GSX-R (nota poi come GSX-R400). Fu la prima 4 cilindri della categoria a montare un telaio in alluminio e un motore raffreddato a liquido, soluzioni che le permisero di fermare l'ago della bilancia oltre 10 kg sotto le rivali dell'epoca. Nonostante la potenza fosse limitata per legge a 59 CV, il rapporto peso/potenza era eccezionale. Il successo commerciale fu trainato anche dalle vittorie in pista: la GSX-R preparata da Yoshimura vinse la prestigiosa 4 Ore di Suzuka nel 1986 e 1987. Il modello continuò ad evolversi costantemente fino al 1997.

Honda CBR400RR 

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Honda rispose inizialmente con la CBR400F raffreddata ad aria, ma dovette presto adeguarsi. Dopo il tentativo poco apprezzato della CBR400R carenata "Aero" del 1986, la svolta arrivò nel dicembre 1987 con la CBR400RR. Questa moto abbandonava ogni compromesso turistico per abbracciare un design puramente racing, con telaio a doppio trave in alluminio e un baricentro bassissimo. Il modello raggiunse la sua maturità tecnica e stilistica con la versione del 1990, caratterizzata dal forcellone a banana per ospitare lo scarico, diventando un punto di riferimento per guidabilità ed equilibrio tra le 4 cilindri in linea.

Honda VFR400R E RVF400 

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Parallelamente alla linea CBR, Honda sviluppò la famiglia V4, considerata la vera replica delle moto ufficiali da gara (le RVF). Nel 1986 debuttò la VFR400R, che portava su strada la raffinata distribuzione a cascata di ingranaggi, marchio di fabbrica dei V4 di Tokyo. L'evoluzione fu rapida: nel 1987 arrivò il monobraccio posteriore, soluzione derivata direttamente dall'Endurance. La stirpe si concluse con la RVF400 lanciata nel 1994, dotata di forcella a steli rovesciati e condotti dell'aria per il raffreddamento dei freni, rimasta in produzione fino al 2001.

Yamaha FZR400R 

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Yamaha entrò nella partita delle repliche pure nel 1986 con la FZR400. La moto introduceva il telaio perimetrale in alluminio Deltabox e il motore "Genesis", caratterizzato dai cilindri inclinati in avanti di 45 gradi per ottimizzare l'aspirazione e il baricentro. Particolarmente ricercata fu la versione FZR400R del 1987, una serie speciale dotata di valvola allo scarico EXUP (che migliorava l'erogazione ai medi regimi), cambio a rapporti ravvicinati e codone monoposto. Nel 1989 la moto fu completamente rivista diventando FZR400RR, con l'ultima versione SP prodotta fino al 1995.

Kawasaki ZX-4 E ZXR400 

Kawasaki arrivò per ultima nel segmento delle repliche da pista, avendo puntato a lungo sulla popolare ma più stradale GPZ400R. Il primo tentativo di colmare il gap tecnico avvenne nel 1988 con la ZX-4 (qui sotto), che vantava un telaio in alluminio e carburatori downdraft per un flusso d'aspirazione rettilineo. Tuttavia, fu solo nel 1989 con la ZXR400 che Kawasaki conquistò il cuore degli appassionati. Dotata di forcella a steli rovesciati e dei caratteristici tubi di aspirazione che portavano aria dalla carena al motore attraversando il serbatoio, la ZXR fu l'unica delle 400 race replica ad arrivare sul nostro mercato, aveva un look aggressivo e inconfondibile che le permise di rimanere sulla breccia fino al 2000.

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singletv
Dom, 30/11/2025 - 23:33
Oltre a queste, la Migliore di Tutte Mai arrivata ne' in Italia e nemmeno in Europa e' stata la Honda CB Superfour 400 cc 4 Cilindri presentata nel Motor Show di Tokio del 2009 !!!!!
abcde
Mer, 03/12/2025 - 11:36
Queste si che erano moto. L'epoca in cui le moto le sapevano ancora fare.