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Dave Aldana, il pilota di Halloween

Popolare tra gli anni ‘70 e ’80 negli USA, molti ricordano ancora la sua tuta con lo scheletro: faceva colpo sugli avversari e sul pubblico

Dave Aldana è stato un pilota molto popolare tra gli anni ‘70 e ‘80, uno dei protagonisti delle gare di velocità americane e molto amato anche dagli appassionati europei.  Ha smesso di correre da parecchi anni ma molti ricordano ancora la sua tuta con lo scheletro: faceva colpo sugli avversari e sul pubblico. 

Come nacque l’idea

Pochi sanno però come nacque l’idea, proprio seguito della festa di Halloween.

Avvenne quando il pilota di Santa Ana si trovò appiedato a causa del ritiro dalle competizioni della BSA e dovette organizzarsi da privato per la stagione successiva.  Aveva bisogno di trovare anche una tuta nuova ma la cosa si rivelò più difficile del previsto. Lo racconta lui stesso:

«Mi rivolsi alla Harley, alla Bel Ray e ad altri sponsor pensando di trovare qualcuno che me ne regalasse una – sono Dave Aldana! – ma l’inverno passava senza risultato».

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Costretto a comperarsela, Aldana decise allora di fare qualcosa di folle. Erano i giorni attorno ad Halloween, l’ispirazione gli venne dai ragazzini bardati per la festa. I negozi erano pieni di scheletri di carta, ne comperò uno e andò da Bates, produttore di tute, a farsi prendere le misure.

Quando vide cosa Dave voleva, Bob Rudolph, proprietario dell’azienda, fece un salto. Ma alla fine lo accontentò, accettando anche il vincolo del segreto: lo scheletro doveva saltare fuori a sorpresa solo alla gara di Houston, apertura del campionato.

La sorpresa di Roberts

Solo Kenny Roberts lo vide in anteprima.

«Ci stavamo allenando a Saddleback Park, un circuito per la specialità TT che è simile a una pista da cross. Volevamo arrivare preparati a Houston. Lui aveva una tuta ufficiale Yamaha nuovissima, io sopra quella di pelle ne indossavo una da meccanico. Ci fermammo, togliemmo il casco e lui mi fece: “Non hai caldo?”. “Sì ma devo tenerla. La tuta sotto è una sorpresa per la gara”. “Starai bruciando. Fammela vedere!”. Insistette, alla fine aprii la zip, lui la vide: giuro che rischiò di cadere dalla moto, per quanto forte stava ridendo».

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