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Il vespone che piace: pregi e difetti della GTS 300 usata

Ha una carrozzeria in acciaio dalle linee eleganti, finiture curate e un motore brillante. Molto buona l’agilità

Punti di forza 

Il “vespone” è uno dei modelli più apprezzati della gamma, sin dalla prima versione Granturismo lanciata nel 2003. I modelli GTS 300 sono i più riusciti e hanno prestazioni brillanti. Piace soprattutto la prontezza ad accelerare e la capacità di riprendere dalle basse andature. L’agilità è ottima. Sempre sicura la frenata, l’impianto è ben dosabile. La dotazione di serie dal 2014 include ABS e controllo di trazione: un ottimo aiuto nelle situazioni difficili, come il pavé bagnato.   

In sella si sta bene: lo spazio per le gambe è abbondante e la posizione di guida è comoda, con il busto eretto e le braccia distese verso il largo manubrio. Più che sufficiente anche lo spazio per il passeggero (che oltretutto sta alla stessa altezza del pilota). Curate le finiture: la carrozzeria in acciaio dà una bella sensazione di solidità e tutti i dettagli sono realizzati con materiali di buona qualità.   

Punti deboli 

Il sottosella è poco profondo: ci possono stare anche due caschi, ma solo se demi-jet piccini... Chi è alto meno di un metro e settanta tocca solo in punta di piedi, perché la carrozzeria larga costringe a divaricare parecchio le gambe per mettere i piedi a terra. Rigida la sospensione posteriore.

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Il cruscotto ricorda quelli “a ventaglio” delle Vespa anni 60. Il tachimetro a lancetta si legge bene così come le spie di servizio sui lati. Piccolo invece lo schermo LCD che mostra l’orologio, l’indicatore benzina e il contachilometri

I rilevamenti 

  • Velocità massima    123,5 km/h 
  • Accelerazione 0 - 400    12,1 sec. 
  • Consumo extraurbano    33,1 km/litro 
  • Peso    154 kg

Prima dell'acquisto controllate bene

  • Frizione
    Può dare dei problemi, in particolare sui vecchi modelli con motore 250: controllate che innesti bene la marcia, senza vibrazioni e incertezze
  • Pompa benzina
    Sui modelli più anziani poteva andare KO senza preavviso. La riparazione è costosa (400 euro): meglio cercare mezzi “giovani” (dal 2015 in avanti) o che l’abbiano già cambiata
  • Scarico
    Occhio alla ruggine sul silenziatore, ma anche allo stato del collettore (che potrebbe avere qualche crepa) e alla boccola di fissaggio: dura poco e va sempre sostituita
  • Regolatore di tensione
    Qualche caso di rottura, controllate che luci e spie non manifestino cali di tensione “sospetti”
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Il sottosella è poco profondo, ci stanno a fatica due caschetti demi-jet. Per montare un bauletto occorre anche comprare il portapacchi posteriore (in tubi cromati oppure in alluminio)

 

Quanto costa

L’offerta di Vespa GTS è molto buona, quindi non fermatevi alla prima che trovate. I prezzi sotto tutto sommato buoni, anche se la svalutazione delle Vespa è sempre inferiore a quelle di tutti gli altri scooter concorrenti (non solo Piaggio). Se volete proprio spendere poco, dovete puntare sui modelli più vecchi come la prima “Granturismo” con motore 200, prodotta dal 2003 al 2006 (sui 1.000 euro), sostituita dalla GTS 250 prodotta fino al 2011. La 300 invece è arrivata nel 2009.

  • 2020 (E4): 3.800 euro
  • 2019 (E4): 3.500 euro
  • 2018 (E4): 3.200 euro
  • 2017 (E3/4): 3.000 euro
  • 2016 (E3/4): 2.800 euro
  • 2015 (E3): 2.600 euro
  • 2014 (E3): 2.200 euro
  • 2013 (E3): 2.000 euro
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