Patente digitale, come funzionano i controlli
Non serve più portare la patente in tasca: ora basta uno smartphone. Ma cosa succede se ci ferma la polizia? Bisogna consegnare il telefono? E se non c’è connessione? Ecco le risposte ai dubbi più comuni…

Patente digitale
Dal 4 dicembre è possibile viaggiare in Italia con la patente digitale salvata sull’app IO. Ma come funziona davvero? Chi può chiederla, come si usa in caso di controllo e, soprattutto, serve consegnare il telefono alla Polizia?
Come controllano la patente digitale?
In caso di fermo da parte di un organo di polizia, la patente digitale può essere mostrata dallo smartphone tramite l'app IO, senza dover esibire il formato cartaceo o plastificato. Il libretto di circolazione, però, va ancora mostrato in formato fisico. Durante il controllo, gli agenti interrogano le banche dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per verificare l’autenticità della patente, la validità, il saldo punti e l’eventuale presenza di provvedimenti come sospensioni o revoche. In parallelo, consultano anche la banca dati interforze per controlli preventivi legati a reati o denunce.
È necessario consegnare lo smartphone agli agenti?
No, non è necessario. La prassi prevede che il conducente mostri la patente digitale sul proprio telefono, che resta nelle sue mani. Gli agenti possono annotare i dati visualizzati (nome, cognome, data e luogo di nascita), oppure inserirli direttamente nei tablet di servizio per avviare i controlli. Non è mai previsto che le forze dell’ordine richiedano il telefono in consegna: vale lo stesso principio già consolidato con i certificati assicurativi digitali.
A cosa serve il QR code sulla patente digitale?
Ogni patente digitale è dotata di un QR code, che può essere scansionato con una normale fotocamera per verificare la validità del documento. Tuttavia, si tratta solo di una funzione informativa: il vero controllo di polizia passa comunque attraverso le verifiche nelle banche dati ufficiali, e non si basa solo sulla scansione del codice.
Come funziona il ritiro della patente?
In caso di violazione che comporta la sospensione o il ritiro della patente, le forze dell’ordine richiedono comunque il documento fisico. Se il conducente non lo ha con sé, dovrà presentarsi successivamente presso il comando più vicino. Nel frattempo, la banca dati viene aggiornata in tempo reale. Sull’app IO la patente resta visibile, ma con l’indicazione che è stata sospesa o ritirata.
La patente digitale si può usare all’estero?
Per il momento no: la patente digitale è valida solo in Italia. All’estero resta obbligatorio portare con sé il documento cartaceo o plastificato. Si prevede che il documento digitale possa essere riconosciuto a livello europeo con l’introduzione del portafoglio d’identità digitale EUDI, il cui lancio è previsto entro il 2026. Ogni paese UE metterà a disposizione una propria app, compatibile con gli standard comuni.
È possibile usare la patente digitale senza connessione?
Sì, grazie a un aggiornamento dell’app IO è ora possibile accedere alla patente anche offline. Questa funzione torna utile in caso di viaggio, mancanza di credito o assenza di rete mobile. I documenti visualizzati offline corrispondono all’ultima versione disponibile salvata sul dispositivo. Per accedere in modalità offline è sufficiente aggiornare l'app IO all'ultima versione e accedere alla sezione “Portafoglio” anche in modalità aereo: i documenti saranno consultabili senza bisogno di internet.