La ottavo di litro di Mattighofen ha un motore brillante e una ciclistica da KTM.
Come le "sorelle maggiori"
Anche la piccola 125 condivide lo stesso DNA sportivo delle Duke più grandi, con cui condivide le linee tese e spigolose. Monta un monocilindrico da 124,7 cm³ omologato Euro 5 che ha i bilancieri a dito rivestiti in carbonio come quelli della 1290 Super Duke, accreditato di 13,1 CV (rilevati alla ruota) a 8.600 giri, sovrastato da un telaio a traliccio in acciaio. La forcella WP Apex ha steli rovesciati da 43 mm ed è fissa mentre il monoammortizzatore WP si può regolare nel precarico molla. L’impianto frenante ByBre all’anteriore sfoggia un disco da 300 mm con pinza a quattro pistoncini ad attacco radiale. Oltre all'ABS, la piccola Duke sfoggia il faro davanti a Led e il cruscotto con display TFT
Dà il meglio "in alto"
La KTM invece ha una posizione di guida d’attacco: si è protesi in avanti, pronti a “divorare” le curve. Il manubrio però è molto vicino al busto del pilota e la sella è corta, perciò chi supera il metro e 75 si troverà un po’ rannicchiato. Il monocilindrico della Duke risulta un po’ “pigro” in partenza, ma raggiunti i 4.000 giri e tenendo spalancato il gas si "sveglia" e sale rapido di giri (accompagnato da qualche vibrazione su sella e pedane) fino a 9.000 giri, poi la spinta inizia a calare. Ottima nei rapidi cambi di direzione, dove si può sfruttare il peso contenuto per passare da una piega all’altra molto rapidamente. Le sospensioni svolgono onestamente il loro lavoro ma la forcella ha una taratura morbida e affonda leggermente nella prima parte, offrendo comunque il giusto sostegno quando il ritmo si alza garantendo un buon assetto anche quando si viaggia veloci. La frenata è molto modulabile ma poco aggressiva nell'attacco, bene il cambio, rapido e preciso.
Perché sì
La qualità elevata di finiture e componenti tecniche
La ciclistica a punto e il peso contenuto la rendono agile e divertente tra le curve
La dotazione tecnica di qualità e particolari "da grande" come il cruscotto col TFT
I consumi contenuti
Perché no
La sella poco imbottita e lo scarso spazio a bordo limitano il comfort di marcia, soprattutto per i più alti
Il passeggero poco considerato, per lo spazio risicato e la mancanza di appigli
Le vibrazioni che si avvertono su sella e pedane, ma solo agli alti regimi