La naked coreana ha forme aggressive e moderne, un posteriore originale e un cruscotto chiaro e semplice dotato di display digitale. La sella è stretta e alta da terra (83 cm) ma ben disegnata per dare comfort anche al passeggero che siede in posizione più rialzata. La GT 650 P è equipaggiata con un bicilindrico a V 4 tempi raffreddato a liquido da 74 CV che forniscono un’accelerazione brillante e una ripresa vigorosa. Il design della moto offre un buon riparo al pilota pur essendo su una naked: all’aumentare della velocità non si formano le forti turbolenze tipiche delle moto del suo segmento. Migliorabili il comportamento della frizione, un po’ dura e il raggio di sterzata, troppo ampio per le manovre in parcheggio e la guida nel traffico. Sulle curve più ampie la GT 650 P si distingue per la sua stabilità e per l’ottimo bilanciamento. Solidi e potenti i freni, che vedono un doppio disco anteriore da 300 mm con pinza a 4 pistoncini e un disco posteriore ma senza ABS. Allettante il prezzo.
Perché sì
Bilanciamento: la GT 650 P se la cava molto bene nel misto stretto e segue bene la traiettoria impostata– Aerodinamica: evoluta per una naked, il pilota ha le gambe al riparo dall'aria e non si avvertono particolari turbolenze – Prezzo: molto aggressivo, ben sotto a quello delle giapponesi di pari cilindrata
Perché no
Frizione: la leva si aziona con fatica, ci si stanca nella guida in città – Finiture: non eccellenti, alcuni dettagli della carrozzeria sono migliorabili – Raggio di sterzo: molto ampio, rende poco agevoli le manovre