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Valentino Rossi: “Avere 39 anni non è un grande svantaggio”

MotoGP news – Il nove volte campione del mondo si è confessato prima del GP di Misano. Valentino Rossi ha ribadito che quando chiuderà con la MotoGP correrà con le quattro ruote almeno per un anno, e sui suoi rimpianti ha risposto: "Non aver vinto i titoli del 2006 e 2015"
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"Il mio titolo preferito è quello del 2001"
Valentino Rossi sta disputando la sua 23esima stagione nel Motomondiale e in vista del Gran Premio di Misano si è confessato parlando di un argomento su chi è abbastanza ferrato, le vittorie: “Il sapore della vittoria è esattamente lo stesso e quello che provi subito dopo anche, ma forse direi che adesso è speciale perché in passato vincevo molte gare in un anno e adesso… meno. Ti devi sforzare di più perché i rivali sono più forti, più giovani di prima. Direi che il sapore è lo stesso quando passavo sotto la bandiera a scacchi”. In questi anni il campionato è cambiato molto ma non in peggio: “Mi piace ancora la MotoGP e anche vederla alla TV. Ci sono molti piloti e molti produttori che lavorano duro. Le gare sono piuttosto serrate e non sai in anticipo chi vincerà e questo è dovuto anche alle gomme Michelin. Credo che sia stato fatto un buon lavoro con la centralina unica perché le moto hanno prestazioni più simili. Non credo di poter dare alcun consiglio per lo sviluppo del campionato”.
La sua motivazione è quindi rimasta la stessa: “Mi piace ancora molto correre e ho una grande passione. Credo che se fai una vita sana e ti alleni, avere 39 anni non è un grande svantaggio. Mi diverto ancora. Voglio continuare a praticare questo sport fino a quando sarò sufficientemente forte e finché io posso lottare per il podio e provare a vincere.”
Dei nove titoli vinti finora, tre sono i preferiti: “Il primo è quello del 2004 con Yamaha, il secondo quello del 2008 perché è arrivato dopo due anni che non vincevo e con le Bridgestone. Poi quello del 2001, perché è stato l’ultimo anno della 500 ed è stato speciale. Era la mia ultima opportunità. Se dovessi sceglierne uno, direi quello del 2004 perché nessuno si aspettava che potessi vincere con Yamaha. Io pensavo di sì, ma sinceramente non nel primo anno. Credevo di aver bisogno di un anno di esperienza
”. Ormai il ritiro del Dottore non è così lontano, e sul suo futuro ha detto: “Sarà sicuramente sulle quattro ruote. Ho una grande passione per l’automobilismo. Vorrei fare un altro anno di carriera sportiva dopo la MotoGP sulle quattro ruote. Credo che nel motociclismo devi correre in MotoGP perché è il top. Credo di poter fare vari anni con le macchine, non allo stesso livello che in MotoGP, ma vorrei provare”. La sua vera paura è il tempo libero: “Questa è stata la mia vita da quando avevo 16 anni, ed è sempre lo stesso: corri, vai a casa, ti riposi due o tre giorni e inizi a prepararti per le prossime gare. Questa è sempre stata la mia vita, non conosco un’altra cosa. Ho paura di quando avrò troppo tempo libero”. Infine, cosa vorrebbe cambiare della sua carriera? “Ho avuto alcuni momenti indimenticabili, molte vittorie, ma i miei rimpianti sono per i due mondiali del 2006 e del 2015, quando sono arrivato all’ultima gara a lottare per il titolo e invece l’ho perso. Se fosse possibile, cambierei questo”.

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