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MV Agusta in MotoGP dal 2027: KTM ha deciso. E Moto Guzzi?

Il marchio austriaco porterà il brand sulle carene delle proprie moto, ma non solo: l'obiettivo è quello di diversificare i progetti. Per Aprilia sarebbe possibile percorrere la stessa strada con Moto Guzzi?

KTM da anni ormai gestisce i propri marchi nel motomondiale secondo un'ottica di promozione e non si può dare torto al costruttore austriaco, che schiera 16 moto su 26 in Moto3, altre 4 in MotoGP. Abbiamo visto perciò chiamare le moto di Mattighofen come Husqvarna, Gas Gas, spiaccicando sulla carena anche marchi che della pista non hanno nulla come tradizione. Poco male, la pubblicità è pubblicità e comunque si è sempre in tempo per tornare indietro. Sono stati gli stessi dirigenti di KTM a fare intendere come l'anno prossimo in MotoGP si sceglierà di avere quattro moto arancioni in classe regina, ma per il prossimo futuro invece ci saranno novità.


Un ritorno vero

MV Agusta tornerà nel motomondiale: il suo marchio sarà applicato sulle KTM a partire dal 2027, quando ci sarà il cambio regolamentare e l'introduzione dei motori da 850cc. “Fornendo motori a MV Agusta, rafforzeremo la nostra presenza in MotoGP e andremo a creare una relazione simbiotica che beneficia entrambi i marchi. I nostri motori hanno dimostrato il loro valore nelle condizioni di gara più difficili, e questa collaborazione aumenterà la nostra impronta tecnologica nello sport”. Sono parole del CEO Stefan Pierer, che se da un lato tagliano le gambe a chi sognava un impegno sostanziale del marchio nelle corse, dall'altro sono un esercizio di realtà: non avrebbe senso seguire due linee di sviluppo differenti e bisogna considerare che oggi a Schiranna non ci sono le condizioni per gestire un progetto a livello della MotoGP. Non è detto però che in futuro singoli settori dello sviluppo non possano essere ricollocati lontano da Mattighofen. Ogni discorso al momento è prematuro, per stessa indicazione dei dirigenti austriaci, che vedono il biennio 2025-26 come un periodo di tempo dedicato alla ristrutturazione.

MV Agusta in buona sostanza farà quello che sta facendo oggi – ma non domani- Gas Gas: avrà a disposizione due moto su cui apporre il proprio marchio e se le cose andranno secondo programma, potrà diventare anche una sorta di laboratorio per lo sviluppo di nuove soluzioni. Telaistiche per esempio: nel 2027 ci vorrà una grande capacità di reazione da parte dei costruttori, visto il progetto nuovo per tutti, e avere due moto differenti come ciclistica rispetto a quelle in arancione potrà permettere di esplorare strade diverse. KTM è legata al telaio in traliccio, MV Agusta non ha questo vincolo e potrebbe esprimersi con maggiore libertà.


Un esempio per altri

La gestione KTM non può non essere considerata una mossa intelligente e solletica la fantasia: Aprilia per esempio ha in casa un marchio importante come Moto Guzzi, che meriterebbe un palcoscenico come la MotoGP. Il discorso in casa Piaggio però si fa diverso: Aprilia non è un brand così forte a livello internazionale come KTM e bisognerebbe capire la reale utilità di frazionare l'esposizione del gruppo in termini di comunicazione. Inoltre a Noale hanno un partner come Trackhouse che offre visibilità negli States, dove forse conviene spingere più su Aprilia che sul marchio di Mandello del Lario.

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