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MotoGP squalifica Iannone, Ezpeleta: “Non capisco la condanna e non sono d’accordo”

MotoGP news – Carmelo Ezpeleta contesta la sentenza del TAS che ha squalificato per quattro anni Andrea Iannone ritenuto colpevole di doping: "Mi sembra moltissimo, non capisco questo castigo. E non sono d’accordo"
"Non capisco"
Fino a dicembre 2023 Andrea Iannone non potrà salire su una moto da gara, ieri il pilota di Vasto è stato squalificato per quattro anni dal TAS che ha accolto le richiesta della Wada, agenzia internazionale antidoping. Il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha commentato: “Mi sembra moltissimo, non capisco questo castigo. E non sono d’accordo. Perché in sede di revisione siamo arrivati a 4 anni da uno e mezzo? Non capisco perché la Fim abbia accettato che un altro organo potesse peggiorare la prima sentenza. Sono dispiaciuto per Andrea, in assoluto non si merita questo”. Anche Jorge Viegas, il presidente della FIM, si è esposto e ha ammesso: “Come ho detto personalmente a Iannone a Misano, mi dispiace molto che la carriera di un pilota di questo livello possa finire in questo modo. Ma ho anche aggiunto che non avrebbe dovuto contestare la sentenza della Fim, perché la Wada di solito ha la mano pesante. Auguro ad Andrea tutto il meglio”. Se Iannone e il suo avvocato Antonio De Rensis non avessero fatto ricorso al TAS, quindi la situazione sarebbe ora completamente diversa e Andrea avrebbe potuto riprendere la sua vita da pilota professionista da giugno 2021. Ricorrendo al TAS sperava in un’assoluzione, ora incece con quattro anni di squalifica la sua carriera ha avuto una forte e decisa battuta d’arresto.
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