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MotoGP 2022, Mir: “La Suzuki quest’anno ha un grande potenziale”

MotoGP news – Il campione del mondo di MotoGP 2020 vuole riportare il titolo in Suzuki e ha parlato del pacchetto che lo aspetta quest’anno, dei rivali contro cui dovrà lottare ed è tornato con la mente a quell’anno che l’ha visto coronare il suo sogno lavorativo più importante
Il titolo arrivato un po'... presto
Aveva soli 23 anni ed era solo al suo secondo anno di MotoGP, Joan Mir, quando è stato incoronato campione del mondo della top class con la Suzuki. Era il 2020 e riuscì anche nell’impresa di riportare il titolo alla Casa di Hamamatsu dopo vent’anni dall’ultimo successo. Un successo che ha avuto qualcosa di inaspettato anche per lui, come ha raccontato a La Gazzetta dello Sport: “Sinceramente mi aspettavo che un giorno avrei vinto il titolo di MotoGP, ma non che accadesse così presto. Questo è sicuro. Quando sono andato in MotoGP con Suzuki non era un progetto per vincere al secondo anno, ma per riuscirci nel terzo o quarto anno, percorrendo così questa strada. Mi sono trovato con l’opportunità di vincere e l’abbiamo fatto”.

Il lavoro nel dietro le quinte
Il 2022 è ormai alle porte e se guarda al lavoro svolto dalla fabbrica ha dichiarato: “Non so se riusciremo a raggiungere il livello di Ducati, Yamaha, ma so che stanno lavorando molto duramente. Nel test di fine anno di solito, o in quello di Sepang, portavano sempre piccoli pezzi che permettevano che la moto funzionasse un po’ meglio. Un telaio nuovo magari, poche cose, ma quello che portavano funzionava. Invece nel test di Jerez ho visto una cosa un po’ diversa, perché hanno portato tante cose e interessanti e questo mi è piaciuto. Di solito in questi test si provava la moto per lavorare in vista del prossimo anno, invece questa volta abbiamo provato cose nuove, mi sono sentito bene con il pacchetto, vedo potenziale per il futuro e questo è importante”.

Chi saranno gli avversari?
Nel dettaglio ecco su cosa si è lavorato: “Non stavamo perdendo in un punto specifico, ma un po’ in tutte le aree ci serve fare un passo in avanti. Il nostro motore 2021 non era male, ma la nostra accelerazione non era buona. In questo caso anche il device holeshot aiuta molto e noi avevamo la prima evoluzione, mentre gli altri erano già avanti”. Guardando agli avversari, si aspetta: “I piloti Ducati e Yamaha, ma anche la Honda, con Marc Marquez. Quando comincia l’anno ci sono sempre tanti dubbi su chi saranno gli avversari”.
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