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MotoGP 2018, intervista a Mauro Sanchini: “Yamaha indietro sull'elettronica”

MotoGP news – A commentare le imprese dei piloti della categoria regina, per il secondo anno, a fianco di Guido Meda, ci sarà Mauro Sanchini. Prima dell'inizio del mondiale abbiamo potuto fargli qualche domanda: il “Sanchio” ha fatto un bilancio dei test casa per casa, ma ci ha anche parlato della splendida doppietta di Marco Melandri in Superbike
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"Colpi di scena sul mercato? Ormai non più"
Piloti, team e addetti ai lavori sono in Qatar, dove domenica 18 marzo scatterà il primo GP del Motomondiale. A far parte del gruppo Sky c’è anche Mauro Sanchini, che dopo aver commentato per anni la Superbike è passato alla MotoGP, a fianco di Guido Meda. La nostra Serena Zunino ha potuto fargli qualche domanda sulla stagione ormai alle porte, ecco cosa ci ha detto.

Siamo pronti all’inizio della stagione. Che previsioni fai?
Marquez riparte da favorito, sia per le cose che sa fare sulla moto, sia per come salva le cadute, e soprattutto per la qualità del lavoro che ha fatto Honda. Dico però che mi è piaciuto molto il lavoro che Dall’Igna ha fatto sulla Ducati, ho visto delle modifiche interessanti. C’è una geometria, una ciclistica diversa rispetto al passato, forse questa è la prima Desmosedici abbastanza diversa da quelle precedenti. Vederla in pista con Dovizioso, che ormai ritengo definitivamente uno da lotta per il mondiale, mi piace molto, quindi ritengo che entrambi abbiano fatto un buon lavoro. Restando in Ducati mi hanno colpito favorevolmente Petrucci e Miller, mentre mi ha sorpreso Lorenzo. Mi aspettavo i problemi in Tailandia, ma in Qatar uno come lui avrebbe dovuto essere competitivo. Per il capitolo Yamaha ho visto guidare molto bene Valentino Rossi, Vinales mi è sembrato più in confusione, ma sicuramente torna. Mi sembra che la confusione che Lorenzo ha sulla guida, ce l’ha Yamaha sull’elettronica, sembrano che facciano fatica a ridurre il gap e soffriranno ancora per l’usura della gomma. Per chiudere, Suzuki è una grande sorpresa. Iannone sta facendo quello che ci aspettavamo lo scorso anno, Rins invece ha recuperato da tutti gli infortuni, ha guidato molto bene e in Qatar ha fatto una grande simulazione gara, secondo me potrà lottare anche per la top5. Zarco è uno che potrebbe sognare per il mondiale. Di KTM non abbiamo visto niente, l’assenza di Pol Espargaro ha pesato tanto. Aprilia sta portando avanti il suo lavoro, adesso che è arrivata vicino al top è sempre più difficile migliorare qualcosa, ma già in Qatar possono fare bene.

Dopo il passaggio di Tech 3 a KTM, dal prossimo anno ci saranno quattro KTM in pista…
Credo che l’esperienza di Poncharal possa portare tanto a KTM. Un team nuovo in una categoria nuova fa fatica a trovare le soluzioni subito. Uno che è da tanti anni qui invece può dare un apporto importante, è stata la scelta giusta per KTM. Bisogna vedere che piloti avrà: Zarco resterà in Yamaha o con Poncharal? Io penso che resterà lì, KTM ha bisogno di un top rider e lui ha dimostrato di esserlo, e la casa ha una disponibilità economica importante con cui potrà convincerlo.

Che spiegazioni dai dei salvataggi oltre il limite di Marquez?
Intanto la Honda ha un motore a V molto stretto e quindi la carena non va mai a toccare quando il pilota scivola con l’anteriore. Marquez ha una sensibilità molto raffinata e un’esplosività muscolare che pochissimi hanno, quindi nel momento in cui sente l’anteriore che chiude riesce a muovere il suo corpo sulla moto, riuscendo così a intervenire su quello che sta capitando. Poi ha una grandissima forza fisica, e in più, la cosa forse fondamentale, una grandissima convinzione di poterlo fare e non ha paura di niente. Si butta sotto e dice “Ora ti tiro su”.

Come vedi in questa stagione Valentino Rossi?
L’ho visto molto determinato e carico. Mi sembra che abbia ritrovato con la Yamaha un ottimo feeling e le modifiche che hanno portato da un punto di vista ciclistico gli hanno fatto bene. La sua postura nei curvoni è molto bella e si vede che ce l’ha, che può andare tanto veloce. Il problema sarà se i giapponesi riusciranno a trovare la soluzione in quella scatolina nera dove ci sono solo i numeri, è tutta lì. Sia Rossi sia Vinales potrebbero soffrire questo ritardo nell’elettronica. Se dovessero trovare la soluzione negli istanti prima che inizi il mondiale, potranno lottare per il titolo e Valentino potrebbe centrare anche il decimo.

Ti aspetti dei colpi di scena nel mercato?
No, secondo me ci sarebbero stati se Marquez avesse deciso di cambiare team. Quella poteva essere un’apertura importante, è un uomo Red Bull quindi KTM avrebbe potuto fargli un’offerta, ma avrebbe potuto interessare anche Ducati. Credo rimarrà tutto così ormai.

Guardando gli italiani in Moto2, cosa ti aspetti?
La vedo bene. Qualche anno fa difficilmente avremmo pensato a un campione del mondo italiano in Moto2 e invece ci siamo riusciti con Franco Morbidelli, che è stato straordinario. Partiamo dal più anziano, Mattia Pasini, è tornato a essere veloce, l’anno scorso ci ha regalato la gara del Mugello dove ha fatto cose incredibili, ha fatto molti punti, poi ha avuto sfortuna a Barcellona e soprattutto ha fatto qualche “pasinata” di troppo. Se dovesse farne meno, potrebbe essere un anno importante per Mattia. Dietro di lui abbiamo Bagnaia che va fortissimo ed è uno tra i favoriti, Baldassarri è andato forte nei test, ha recuperato dalla botta dello scorso anno ed è in un team nel quale può permettersi di andare forte. Luca Marini non credo possa vincere il mondiale, ma potrà essere protagonista in tante gare. Simone Corsi è sempre uno molto veloce, potrà finire anche lui a podio. Credo che abbiamo tanti italiani che possano farci vivere il sogno mondiale.

Sei stato il “padrone di casa” della Superbike per anni e la stagione è iniziata con un Melandri fantastico.
Vedere una doppietta così lascia ben sperare. Vuol dire che ha trovato confidenza subito con la sua moto e soprattutto Ducati ha trovato quel qualcosa per lui che gli mancava. Spero che possa stare lì davanti a rendere la vita difficile a Rea, perché Rea è uno dei più forti piloti in Superbike e secondo me lo sarebbe anche in MotoGP, però vederlo vincere sempre e facilmente dispiace, perché manca la bagarre. Che Melandri e Ducati riescano a dargli fastidio e a arrivargli davanti è molto bello. Mi dispiace un po’ per la Superbike perché i nuovi regolamenti sono un po’ difficili da comprendere da casa. 

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