MotoGP 2016, nuove regole sull'abbigliamento
MotoGP news – Tra le modifiche al regolamento della MotoGP, la Grand Prix Commission ha inserito anche alcune novità per quanto riguarda l'abbigliamento dei piloti: stabilite caratteristiche costruttive e l'obbligo di avere due kit a disposizione ad ogni gara. In arrivo anche nuove norme per i caschi
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Massima sicurezza nelle tre classi
Oltre alle novità tecniche per le moto, la Grand Prix Commission ha varato nuove norme per quanto concerne l'abbigliamento dei piloti. Finora infatti i piloti del Motomondiale non avevano veri e propri obblighi, oltre a quello generico di indossare tuta di pelle, guanti, stivali e casco, tanto che alle volte capitava di vederli in pista (soprattutto nelle categorie minori) privi di paraschiena o con tute rattoppate alla meglio. Una situazione inaccettabile a cui si è posto rimedio imponendo norme minime di sicurezza relative a materiali e tecniche costruttive, per esempio sulla realizzazione delle cuciture e sul posizionamento delle protezioni. La base dalla quale si è partiti è quella del materiale normalmente in vendita, e si è arrivati ad avere specifiche di qualità superiore. Oltre alle norme per la realizzazione dei capi ci sarà un registro di controllo dell'abbigliamento e una dotazione minima richiesta a ciascun pilota. Dal 2016 ogni pilota dovrà avere a disposizione almeno due kit completi di tuta, casco, guanti, stivali e protezioni a gara che saranno punzonati e registrati dai commissari della Federazione. In caso di caduta l'abbigliamento dovrà essere controllato per decidere se sarà possibile utilizzarlo una seconda volta. Nel caso di materiale giudicato insicuro non verrà permesso al pilota di riutilizzarlo e i commissari avranno la facoltà di impedire l'accesso in pista a chi non avrà un abbigliamento adeguato. Sono in via di sviluppo anche regole che riguardano i caschi, ma al momento non c'è ancora nulla di concreto, si sta comunque lavorando su nuove normative certificative per i caschi racing, seguendo l'esempio della produzione di serie.
Oltre alle novità tecniche per le moto, la Grand Prix Commission ha varato nuove norme per quanto concerne l'abbigliamento dei piloti. Finora infatti i piloti del Motomondiale non avevano veri e propri obblighi, oltre a quello generico di indossare tuta di pelle, guanti, stivali e casco, tanto che alle volte capitava di vederli in pista (soprattutto nelle categorie minori) privi di paraschiena o con tute rattoppate alla meglio. Una situazione inaccettabile a cui si è posto rimedio imponendo norme minime di sicurezza relative a materiali e tecniche costruttive, per esempio sulla realizzazione delle cuciture e sul posizionamento delle protezioni. La base dalla quale si è partiti è quella del materiale normalmente in vendita, e si è arrivati ad avere specifiche di qualità superiore. Oltre alle norme per la realizzazione dei capi ci sarà un registro di controllo dell'abbigliamento e una dotazione minima richiesta a ciascun pilota. Dal 2016 ogni pilota dovrà avere a disposizione almeno due kit completi di tuta, casco, guanti, stivali e protezioni a gara che saranno punzonati e registrati dai commissari della Federazione. In caso di caduta l'abbigliamento dovrà essere controllato per decidere se sarà possibile utilizzarlo una seconda volta. Nel caso di materiale giudicato insicuro non verrà permesso al pilota di riutilizzarlo e i commissari avranno la facoltà di impedire l'accesso in pista a chi non avrà un abbigliamento adeguato. Sono in via di sviluppo anche regole che riguardano i caschi, ma al momento non c'è ancora nulla di concreto, si sta comunque lavorando su nuove normative certificative per i caschi racing, seguendo l'esempio della produzione di serie.
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