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MotoGP 2016, Ciabatti: “Ingiusta decisione sulle alette aerodinamiche”

MotoGP news – Dal 2017 le moto non potranno più montare le alette aerodinamiche, introdotte lo scorso anno da Ducati e poi copiate da tutti gli altri costruttori. La casa di Borgo Panigale non ha mai digerito questa decisione e sull'argomento è tornato anche il direttore sportivo Paolo Ciabatti ha smontato la tesi sulla "non sicurezza" di questi dispositivi
"Nessuno ha voluto parlarne"
Nella stagione 2015 un nuovo elemento è apparso sulle Ducati Desmosedici ufficiali, ovvero le alette aerodinamiche – le “winglet” - che dapprima furono criticate dalle altre case costruttrici, ma poi furono copiate anche da altre moto. La stagione 2016 è però iniziata con molte critiche alle alette, soprattutto da parte di Honda, che sosteneva fossero pericolose in caso di contatto e, dopo varie discussioni, la Commission Grand Prix ha ufficialmente deciso che dal prossimo anno saranno vietate. Ducati non ha preso bene la notizia e il direttore sportivo Paolo Ciabatti ha dichiarato a crash.net: “È ingiusto perché non c'è nessuno motivo per proibirle. Ci sono stati alcuni incidenti di Iannone e si è visto che le alette non hanno creato nessun problema nella sicurezza. La decisione è basata sulla preoccupazione per la sicurezza, e credo che questa sia una scusa per togliere a Ducati un evidente vantaggio. Inoltre eravamo disposti a discutere su questa decisione, ma nessuno ha voluto parlarne. Le alette ci aiutano a mantenere la ruota anteriore attaccata all'asfalto, per questo è più sicuro”. Per Ciabatti non è neanche accettabile il discorso dei costi: “Non è giusto che ci sia proibito questo. Honda aveva introdotto il cambio seamless che portava un decimo di secondo, ed era molto cara. Dopo tutti abbiamo dovuto copiarla e spendere molti soldi. Forse Dorna temeva che i costi si alzassero troppo, ma non siamo andati una volta in più al tunnel del vento, di quello che facevamo prima. Abbiamo speso tempo per svilupparle e poi tutti hanno iniziato a copiarci in diversa forma e misura”.
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