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Caso Fenati, Cecchini: “Costretti a licenziarlo per il caos mediatico”

L'ex team di Romano Fenati dice di essere stato "costretto" a licenziare il pilota ascolano per l'incredibile ondata di indignazione social che si è scatenata per quanto accaduto a Misano, anche se in realtà considerava la squalifica per due GP più che corretta
Gogna mediatica
A due settimane del Gran Premio di Misano e dalla manata di Romano Fenati sul freno di Stefano Manzi durante la corsa di Moto2, ha preso la parola Mirko Cecchini, uno dei responsabili del team Marinelli Snipers, ad analizzare il "caso" Fenati. L'ascolano era in questo team da due anni, dopo aver disputato il 2017 in Moto3 (e aver lottato per il titolo) e aver debuttato nella classe di mezzo in questa stagione. Ai microfoni di Sky Sport Cecchini ha chiarito: “Siamo stati costretti a licenziarlo, dopo tutto il caos avvenuto a livello mediatico. Lui ha chiaramente sbagliato e la punizione data dalla Direzione Gara era corretta, secondo noi”. Effettivamente si è scatenata una vera e propria gogna mediatica, con anche alcune minacce, nei confronti dell’ascolano e Cecchini ha continuato: “Quanto successo a livello mediatico ha disturbato tutti. Non si è più trattato di un aspetto sportivo, si è passati dalla gara alle idiozie. Non si può attaccare in questo modo un ragazzo di 22 anni. Fenati ha commesso un errore, per questo aveva ricevuto una punizione. Non è il primo che ha fatto atti di questo genere e di certo non sarà l’ultimo. Ne sono già successe in passato. Se abbiamo ripensamenti? Gli abbiamo detto che aveva sbagliato e che queste cose non si devono fare”. Sui social il team manager Stefano Bedon ha sottoscritto il pensiero del suo collaboratore. Dal Gran Premio d’Aragon Fenati è stato sostituito dallo spagnolo Xavi Cardelus mentre la squalifica è stata estesa fino alla fine della stagione.

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