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Ecco perché Suzuki lascia la MotoGP

La Casa giapponese ha deciso di chiarire meglio i termini della questione con un comunicato nel quale spiega che il ritiro è dovuto alla necessità di destinare il budget riservato alle corse alla ricerca e sviluppo nei settori della riduzione delle emissioni inquinanti
Appena due anni dopo avere vinto il titolo iridato con Joan Mir, nel 2023 la Suzuki lascerà il campionato del mondo MotoGP. La cosa è nota e al riguardo il 12 maggio scorso è stato dato l’annuncio ufficiale. La Casa giapponese ha comunque ritenuto di specificare i termini della questione con un comunicato nel quale comunica l’intenzione di destinare il budget delle corse alla ricerca e sviluppo nei settori della riduzione delle emissioni.

Ecco il comunicato
“Suzuki sta valutando la possibilità di lasciare la MotoGP alla fine della stagione 2022 e sta negoziando un piano di uscita con l'organizzatore Dorna.
La decisione è stata presa alla luce dell'evoluzione del mercato e rientra in una strategia di allocazione delle risorse utili a garantire il business complessivo di Suzuki, in particolare nelle aree della sostenibilità, della neutralità delle emissioni di carbonio e delle tecnologie dei carburanti alternativi.

Suzuki Motor Corporation, unitamente alle proprie filiali europee, è stabilmente impegnata nel mercato del vecchio continente e continuerà a produrre e vendere motocicli Suzuki di qualità ed eccellenza.

Suzuki Motor Corporation investirà sullo sviluppo di nuovo modelli anche in virtù dei recenti successi di Suzuki Hayabusa, della serie GSX-S - 950/1000 e della GSX-S1000GT. Nonostante le sfide degli ultimi due anni legate alla pandemia globale Suzuki prosegue nella strada intrapresa e presenterà diversi nuovi modelli nel prossimo futuro”.
 
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