Giappone in moto: 5 passi nel Sol Levante
Un Paese dove non solo si costruiscono alcune delle moto migliori al mondo, ma dove le strade - tortuose e immerse nella natura – sembrano pensate proprio per essere percorse in sella. Ecco qualche idea per chi sogna di esplorare il Giappone su due ruote

Giappone in moto
In “Camminare attraverso 2954 passi montani in Giappone”, Kenichi Nakagawa racconta l’esperienza di un decennio dedicato alla scoperta di tutti i passi montani sparsi sull’Honshū e oltre, descrivendoli con un rigore storico e geografico tipici della cultura nipponica. Una guida che, se per l’escursionista amante della natura rappresenta un vero e proprio “viaggio nel tempo”, suona a noi motociclisti come un invito a esplorare il Sol Levante… su due ruote! Organizzare un simile viaggio richiede del tempo e per molti l’idea migliore potrebbe essere quella di affidarsi ad un tour operator della zona. Ma c’è anche chi ama l’avventura (o perlomeno chi la sogna): ben lontano dalla guida di Nakagawa il nostro vuole essere solo uno “spunto” per solleticare la voglia di viaggio. Ecco quindi 5 tra i percorsi più apprezzati dai motociclisti giapponesi…
Konsei

Tra le prefetture di Tochigi e Gunma, il Konsei-tōge si arrampica tra conifere fitte e asfalto nervoso lungo la Route 120, aprendo squarci spettacolari verso il monte Nantai. Richiede una guida dinamica: saliscendi continui, curve rapide e un tunnel — a quota 1.840 metri — che detiene il primato di galleria stradale più alta del Giappone. Un tratto della Route 120 è panche arte della "Japan Romantic Road", un percorso turistico che collega Nikko a Ueda, offrendo paesaggi mozzafiato e attrazioni lungo il tragitto, tra cui il Lago Chūzenji e il Parco Nazionale di Nikkō. D’inverno si resta chiuso fino a primavera inoltrata, e anche ad aprile può succedere di trovarci neve. Prima di partire, meglio consultare le date ufficiali di apertura.
Utsunoya

Nel cuore della prefettura di Shizuoka, questo passo conserva una sezione dell’antica Tōkaidō Heian — vale a dire il tracciato di epoca Edo — lastricata con pietra originale. Ovviamente, la si percorre solo a piedi. Le moto passano attraverso un tunnel del 1930, lungo la SP208. Lo citiamo perchè, a primavera, i ciliegi in fiore dell’imbocco nord regalano a questo tratto, breve ma intenso un tocco poetico che vale la deviazione. Altra cosa da notare è che il tunnel originale, costruito nel 1876 durante il periodo Meiji, è stato il primo tunnel a pedaggio del Giappone e oggi è registrato come bene culturale tangibile nazionale.
Shiga Kusatsu Road su monte Yokoteyama

Non è un vero e proprio passo, ma merita comunque una menzione. La Shiga Kusatsu Road si snoda in un percorso panoramico che collega la città di Kusatsu con la regione di Shiga Kogen, attraversando il monte Yokoteyama. Il valico del monte Yokoteyama, punto culminante della strada, raggiunge un'altitudine di circa 2.172 metri, rendendolo uno dei passi stradali più alti del Giappone. La salita è caratterizzata da tornanti stretti e ripidi ma a cosa più bella è la presenza di sorgenti termali lungo tutto il percorso, perfette per rilassarsi e rigenerarsi dopo una lunga giornata in moto. Attenzione però alle chiusure stagionali, soprattutto in inverno, quando la neve rende impraticabile il percorso.
Karisaka

Dal 1998, grazie a un tunnel lungo 6.625 metri sulla Route 140, è possibile attraversare tutto l’anno il crinale tra Saitama e Yamanashi. È il quinto tunnel stradale più lungo del Paese. Il pedaggio per le moto, nella sola direzione nord, è di 70 yen. Ma per chi ha voglia di avventura basta deviare dal casello: in pochi minuti si risale fino al valico originale, a 2.082 metri. Panorama aperto sul Parco Nazionale di Chichibu-Tama-Kai, nebbia improvvisa compresa nel prezzo… Se siete di strada, un buon itinerario parte dalla fermata dell'autobus Kawamata e attraversa il passo fino a raggiungere la zona di Nishizawa Keikoku. Lungo il percorso, è possibile pernottare in rifugi e abitazioni tipiche montane.
Misaka

Uno dei passi più antichi del Paese, già citato nel Genji Monogatari e nel Nihon Shoki, che collega oggi la prefettura di Nagano a quella di Gifu. Il punto più alto si raggiunge a 1.569 metri, ma la SS153 moderna corre più in basso. Il vecchio tracciato è ormai frequentato solo da enduristi ostinati, disposti ad affrontare frane, strade forestali e un’atmosfera a metà tra poesia e abbandono. Nota per gli amanti della storia: nel 1981 è stato anche designato come sito storico nazionale del Giappone grazie alla scoperta di oltre 1.000 inestimabili manufatti...