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Entroterra genovese: passi e strade secondarie nella natura a pochi km dalla città

L'itinerario sale al Passo della Bocchetta per poi entrare nel territorio del Gavi e del parco naturale delle Capanne di Marcarolo. È un percorso da basse velocità, da gustare apprezzando il paesaggio e la guida rilassata

L'entroterra genovese è un territorio vario e interessante dal punto di vista motociclistico, con itinerari ricchi di curve, che offrono un “guidato” spesso coinvolgente e diverse località da visitare. Il percorso qui proposto parte dal centro della Superba e si sviluppa sul confine tra Liguria e Piemonte: 110 chilometri da percorrere tranquillamente in giornata.

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La montagna vicino

Abbiamo fissato la partenza del viaggio in un luogo storico come la Lanterna, che è anche sul lato “giusto” della città. Per uscire dal centro, si attraversa il quartiere di Sampierdarena e si imbocca via Perlasca. Costeggiando il torrente Polcevera, si prosegue fino a Pontedecimo, dove si imbocca la provinciale 5. La strada inizia a salire, prima con dislivello moderato, e poi decisamente più marcato dopo Campomorone, dove si svolta a destra in direzione passo della Bocchetta (km 23). Da qua inizia una serie di tornanti e curve strette che portano fino al valico in un'altra ventina di chilometri. È importante prestare attenzione dopo le piogge o in inverno nella parte superiore di questo tratto, dove si possono trovare curve umide o bagnate/ghiacciate.

In prossimità della Bocchetta c'è una cappelletta, al passo una panchina gigante e un panorama stupendo che corre a sud fino a Genova.


Verso la terra dei vini

Proseguendo in discesa oltre il valico, la strada prende il nome di SP160: inizialmente valgono le stesse cautele sul fondo stradale fatte in precedenza, da Fraconalto invece la strada è quasi in piano fino a Carrosio, dove si svolta a sinistra, inizialmente in marcata salita, sulla provinciale 170. Qui si procede in mezzo a bosco e vigneti coltivati a Gavi, la strada non è impeccabile come fondo e richiede attenzione. Dopo Bosio si svolta sulla sinistra per la SP165, si inizia a salire con tratti a pendenza decisamente marcata e si arriva fino alla baita del Rio Gorzente, un luogo ottimo per una sosta, se si vuole bere o mangiare qualcosa lungo il percorso. Il panorama è montano, brullo a tratti, in piena estate può essere molto caldo.

Proseguendo si oltrepassa il sacrario intitolato ai martiri della Benedicta (monumento dedicato ai partigiani trucidati dalle forze repubblichine nel 1944) e prosegue verso le Capanne di Marcarolo, che si raggiungono di lì a breve, in un paio di chilometri circa. Il trip master segnerà a questo punto 70 km, poco più di metà percorso. Per chi è equipaggiato con una moto adventure, c'è la possibilità di fare una deviazione lungo la strada sterrata che scende al borgo di Mornese, per tutti gli altri si prosegue in piano, verso i Piani di Praglia, lungo la provinciale 167. Si prega di osservare una particolare cautela e rispetto dell'ambiente, in quanto ci si trova all'interno di un parco naturale.

Il castello Doria nel borgo di Mornese

Un balcone tra i monti

La strada si snoda dolcemente tra i prati sommitali sotto la cima del Monte Orditano, ma non mancano aree picnic ombreggiate dove riposare. La quota è di poco superiore agli 800 metri sul livello del mare e viene tenuta fino in località Praglia. Da qui si inizia a scendere, lungo una strada che offre un panorama vastissimo. Ci si trova nuovamente in territorio ligure e la carrabile prende la denominazione di SP4. Tra tornanti e curve varie si arriva fino in località Vigo, dove si svolta a destra su via Torbi. Da Ca' di Bruzzi si va avanti per via Lencisa e si procede ora di nuovo in quota, fino alla svolta per il Santuario Nostra Signora della Guardia. Vale la pena fare una deviazione, se non per una visita, almeno per il panorama, davvero notevole.

Il santuario di Nostra Signora della Guardia 

Tornando al percorso, poco più avanti si arriva al Pro Park di Genova, dove si trovano una pista di enduro, di trial e di motocross. Passati oltre il complesso, la discarica di Scarpino dove la strada incomincia a scendere verso Borzoli, lungo la vecchia via militare.

Il Pro Park di Genova, uno spazio speciale riservato al fuoristrada

Si rientra in città proprio da Borzoli, periferia ovest di Genova: per chi volesse evitare il ritorno nel contesto urbano, si può invece entrare in autostrada dal casello di Genova Aeroporto, sulla A10.

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