Mai viste in Italia, Honda Clubman: vintage alla giapponese
Nate a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, le GB Clubman di Honda erano monocilindriche quattro tempi raffreddate ad aria declinate in diverse cilindrate. Bellissime, non arrivarono mai sul nostro mercato…
Mai arrivate in Italia, ma che belle che erano...
Tra gli anni Ottanta e Novanta Honda produsse una serie di affascinanti monocilindriche in stile café racer, vendute in Giappone, Stati Uniti e perfino Nuova Zelanda. Modelli che in Italia - purtroppo - non arrivarono mai. Un vero peccato…
Honda GB 500 Clubman
Presentata inizialmente in Giappone con il nome GB 500 TT nel 1985, la Honda GB 500 Clubman arrivò sul mercato americano solo nel biennio 1989-1990, con oltre 4.500 esemplari prodotti, mentre sul mercato interno ne furono immatricolati circa 1.700.
Il modello riprendeva l’estetica delle moto anni Cinquanta e Sessanta: faro tondo, strumentazione analogica, sella monoposto con copricodino passeggero, scarico cromato e ruote a raggi. Il telaio era un monoculla in acciaio tubolare, abbinato davanti a una forcella telescopica e dietro a due ammortizzatori regolabili su quattro posizioni, fissati a un forcellone pure in acciaio.
Le ruote da 18 pollici montavano un disco anteriore con pinza a doppio pistoncino e un tamburo posteriore, soluzione semplice ma efficace. Il cuore pulsante era un monocilindrico quattro tempi da 498 cm³, raffreddato ad aria e alimentato a carburatore, capace di 42 CV a 7.000 giri e 44 Nm a 6.000 giri.
Honda GB 400TT Clubman Tourist Trophy
Nel 1985 Honda lanciò in Giappone la GB400TT, nota anche come Tourist Trophy, disponibile sia in versione 400 che 500 cm³. L’anno successivo arrivarono anche esemplari in Nuova Zelanda, importati direttamente da Honda, proposti in tre configurazioni: una con mezza carena e doppia sella, una monoposto con codino e una senza carena.
Il nome GB richiamava la tradizione britannica, mentre Tourist Trophy si rifaceva al celebre circuito dell’Isola di Man. Esteticamente spiccavano il cupolino con parabrezza medio, il faro tondo, la sella monoposto con copricodino, lo scarico cromato sdoppiato sul lato destro, gli ammortizzatori laterali e le ruote a raggi.
La ciclistica prevedeva una forcella telescopica da 35 mm all’anteriore e doppi ammortizzatori al posteriore, con ottima resa in termini di precisione di guida. Sotto il serbatoio lavorava un monocilindrico quattro tempi raffreddato ad aria da 390 cm³, capace di 34 CV a 7.500 giri e 33 Nm a 6.000 giri.
Honda GB 250 Clubman
La più piccola della famiglia fu la GB 250 Clubman, lanciata nel 1983. Nacque dall’idea di reinterpretare la CBX250, donandole un aspetto rétro ispirato alle monocilindriche inglesi.
Il motore derivava dall’unità di 349 cm³ dell’enduro XR350R, ridotta a 249 cm³ e dotata di doppio albero a camme in testa. Così nacque un monocilindrico quattro tempi da 30 CV, con il regime massimo fissato a 9.500 giri.
La linea, in perfetto stile café racer, includeva faro tondo, doppia strumentazione analogica, scarico cromato, sella biposto divisa in due elementi, ammortizzatori laterali e ruote a raggi. La ciclistica prevedeva forcella telescopica all’anteriore e doppi ammortizzatori posteriori, mentre l’impianto frenante era composto da un disco anteriore e un tamburo al posteriore, entrambi montati su cerchi da 18 pollici.