Pausa invernale della moto: gli errori da non fare per un "letargo" senza sorprese
Pulizia, batteria e gomme: ecco la guida pratica per conservare la moto in inverno ed evitare brutte sorprese (e conti salati) al primo avvio in primavera
Con l’arrivo del freddo e del sale sulle strade, per molti motociclisti arriva il momento, spesso doloroso, di mettere la moto a riposo. Non basta però girare la chiave, chiudere la serranda del garage e arrivederci a marzo. Un rimessaggio invernale trascurato è la causa principale dei problemi meccanici di inizio stagione: batterie morte, serbatoi arrugginiti e gomme ovalizzate sono i classici "regali" che nessuno vorrebbe trovare sotto l’albero. Ecco quindi una checklist ragionata per preparare la vostra compagna di viaggio al lungo sonno invernale, assicurandosi che sia pronta a ripartire al primo raggio di sole primaverile.
Fatele il bagnetto
Il primo passo è paradossalmente quello più ignorato: la pulizia. Mettere via una moto sporca significa lasciare che fango, polvere dei freni e residui stradali lavorino indisturbati per mesi, intaccando le finiture metalliche e le sovrastrutture. Una lavata approfondita è d'obbligo, facendo attenzione ad asciugare bene ogni zona della moto (specialmente pinze freni e dischi) per evitare che l'umidità ristagni. Una volta asciutta, una bella passata di lubrificante sulla catena e sui cavi proteggerà le parti mobili dall'ossidazione.
Occhio ai liquidi
Passiamo al "cuore del problema": i liquidi.
- L'olio motore, se esausto, contiene residui della combustione che possono corrodere le parti interne se lasciati sedimentare per mesi. Cambiare olio e filtro prima della sosta è una coccola che il motore vi ripagherà in longevità.
- Discorso simile per il serbatoio, soprattutto se in metallo: lasciarlo mezzo vuoto favorisce la condensa sulle pareti interne, anticamera della ruggine. La regola d'oro è fare il pieno fino all'orlo, meglio se aggiungendo uno stabilizzatore per carburante (facendo girare il motore qualche minuto per farlo entrare in circolo), così da evitare che la benzina si degradi creando depositi negli iniettori o, se avete una moto "anzianotta", nei carburatori. Se invece il serbatoio è in plastica o alluminio, nessun problema!
Batteria: vietato trascurarla
Se c'è una componente che soffre il freddo e l'inattività, quella è la batteria. Lasciarla collegata per tre o quattro mesi senza accendere la moto significa trovarla "a terra" (o deteriorata in modo irreversibile) in primavera. La soluzione ideale è un mantenitore di carica intelligente, che la tiene in vita senza stressarla. Se non avete una presa di corrente in garage, smontate la batteria e portatela in casa, in un luogo asciutto e temperato, ricaricandola almeno una volta al mese.
Attenzione anche alle gomme
Lasciare la moto ferma nella stessa posizione per lungo tempo grava sugli pneumatici, che rischiano di ovalizzarsi nel punto di contatto (il termine tecnico preciso è: flat spotting).
- La soluzione migliore è sollevare la moto da terra usando il cavalletto centrale o, meglio ancora, una coppia di cavalletti alzamoto, di quelli che si usano nei circuiti.
- Se non avete cavalletti, ricordatevi di gonfiare le gomme alla pressione indicata dalla casa (o anche qualcosina in più) e di spostare la moto di qualche centimetro ogni due settimane per cambiare il punto di appoggio.
È possibile lasciare una moto all'aperto?
Lasciare la moto all'aperto in inverno la espone a rischi come danni da umidità soprattutto per l'impianto elettrico, componenti congelati e degradazione da UV di plastica e vernice.
Se il rimessaggio al chiuso non è fattibile, procuratevi un telo coprimoto di alta qualità, impermeabile e traspirante che può ridurre al minimo questi rischi e prevenire la formazione di condensa che può portare a pericolose ossidazioni dei contatti elettrici e all'arrugginimento delle parti metalliche..
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