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Cambio olio: meglio prima o dopo la pausa invernale?

Con l’arrivo del freddo, arriva per molti anche il momento di preparare la moto al riposo invernale. Puntuale, si ripresenta ogni anno lo stesso dubbio: conviene fare il cambio olio prima di fermare la moto o all’inizio della nuova stagione?

Due “scuole di pensiero”

C’è chi l’olio nuovo preferisce metterlo prima del ricovero e chi aspetta invece il “risveglio” primaverile. Entrambe le possibilità hanno senso: 

  • Cambio olio prima dell’inverno: l’olio usato contiene impurità e residui della combustione. Lasciarlo per mesi nel motore potrebbe favorire corrosione e depositi.
  • Cambio olio in primavera: altri preferiscono iniziare la stagione con lubrificante nuovo, piuttosto che lasciarlo fermo nel motore per mesi senza essere utilizzato.

E i “professionisti del settore” cosa dicono?

Il consiglio degli esperti

Officine e specialisti sono quasi tutti concordi: il cambio olio andrebbe fatto prima della pausa invernale. Il motivo è semplice: nel lubrificante usato restano residui di carburante, acidi e umidità che, col tempo, possono intaccare le superfici metalliche e favorire la formazione di ruggine. Con olio nuovo, invece, il motore trascorre i mesi freddi protetto e pulito. Così, in primavera, basterà un rapido controllo prima di tornare in sella.

L’olio invecchia anche a moto ferma?

L’olio non è eterno: con i chilometri perde progressivamente le sue qualità: le alte temperature lo deteriorano, la fuliggine e le particelle metalliche lo sporcano ed i residui chimici della combustione ne alterano la composizione. Morale: se resta troppo a lungo nel motore, la sua capacità di lubrificazione diminuisce e aumentano i rischi di danni. E fin qui siamo tutti d’accordo. La domanda allora diventa un’altra: l’olio invecchia anche a moto ferma? Risposta secca: sì, l’olio non si degrada solo mentre si viaggia, ma anche con la moto ferma a causa dei processi che lo alterano:

  • Ossidazione: l’ossigeno dell’aria modifica la struttura delle molecole.
  • Degrado degli additivi: i componenti protettivi perdono efficacia.
  • Umidità: le variazioni di temperatura portano a condensa all’interno del motore.

Il problema più serio è che un olio vecchio non riesce più a mantenere in sospensione le impurità: residui metallici, idrocarburi incombusti e acqua finiscono sul fondo della coppa, creando un fanghiglia viscosa. Questa può essere a sua volta pericolosa per due motivi:
 

  • Falsa la lettura del livello dell’olio, facendo sembrare pieno un motore che in realtà ha meno lubrificante disponibile;
  • Può essere aspirata dalla pompa e andare a ostruire i condotti vitali del sistema di lubrificazione.

È vero che anche un olio nuovo inserito prima dell’inverno invecchia un po’, ma senza le contaminazioni della marcia i suoi effetti negativi restano contenuti.

A proposito di cambio olio: Cosa succede quando si esagera col rabbocco? 

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