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DB Killer, cosa serve e cosa rischia chi lo toglie dagli scarichi delle moto

Presente su tutti gli impianti di scario omologati, il Db killer è un elemento fondamentale per ridurre a norma di legge le emissioni sonore. Chi lo toglie rischia multe pesanti, ecco tutto quello che c'è da sapere

A cosa serve 


Montato su tutti i terminali, a prescindere che siano di serie oppure aftermarket, il dB Killer meccanico che serve a ridurre le emissioni sonore della moto. A fini dell'omologazione, infatti, lo scarico deve rientrare entro un limite di emissioni misurate in decibel.

Quali sono i limiti

In base alla normativa Europea, il limite massimo per i motocicli, con motore a scoppio superiore ai 175 cm3 è fissato tra i 75 e gli 80 dB.

Com’è fatto e come funziona

  • Il dB Killer viene inserito dai costruttori all’interno dell'impianto di scarico per “costringere” il passaggio dei gas di scarico attraverso fori di dimensioni appositamente ridotte per abbattere il rumore.
  • In praica è composto da una serie di reti metalliche o lamine forate sovrapposte, una sorta di filtro che abbatte i decibel.


Come cambiano le prestazioni


  • Anche se il sistema varia la velocità di espulsione dei gas di scarico, con o senza dB Killer le prestazioni delle moto rimangono praticamente inalterate.
  • A onor del vero, si potrebbe guadagnare qualcosina agli alti regimi, ma ci sarebbe una perdita di potenza ai medi e bassi e, soprattutto, di un aumento dei consumi.
  • La differenza principale sta nel sound (per molti smanettoni “musica”) che, com’è ovvio, senza dB Killer è assai più forte ed aggressivo. 


Multe e controlli

  • Togliere il db killer dallo scarico non è una buona idea, l’intero impianto diventa fuorilegge e si rischia una multa. C’è però da discutere su quale articolo del Codice della Strada andrebbe applicato (qui il nostro approfondimento sugli scarichi after market). Ecco perché.
  • Spesso forze dell’ordine applicano l’articolo 78 del Codice con multa da 430 a 1.731 euro e ritiro della carta di circolazione, ma sarebbe più corretto applicare l’art. 72 con multa da 87 a 344 euro. 

Perché il 72 è l’articolo giusto

Gli argomenti per chiedere l’applicazione dell’art. 72 sono:

  • L’art. 72 individua i dispositivi che devono avere le moto per circolare: tra questi ci sono gli impianti di scarico, che devono essere omologati, altrimenti sanzione da 87 euro.
  • L’art. 78 regola invece le modifiche alle caratteristiche costruttive dei veicoli, ma non menziona chiaramente gli scarichi. Interpretando la norma si arriva a sanzionare qualsiasi modifica: ma non si può applicare questa norma per gli scarichi, quando l’art. 72 prevede espressamente la multa per chi ha scarichi non omologati!
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a.c.
Mer, 10/12/2025 - 13:04
Per confutare l'art. 78 basta fare riferimento al comma 3 dello stesso, in cui è scritto che la sanzione da 430 a 1731 euro è riferita alle modifiche di caratteristiche costruttive riportate nella carta di circolazione, oggi Documento Unico, dove gli scarichi NON ci sono. Sempre lo stesso articolo, al comma 1, rimanda chi ha fatto modifiche ai dispositivi di cui art.72 (scarichi) a visita e prova, ovvero revisione straordinaria. In somma: scarico, sanzione secondo art. 72 e revisione straordinaria.