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Guida senza patente, libretto e assicurazione. Cosa si rischia

Che succede se si guida una moto senza documenti? Dipende se li avete solo dimenticati a casa o se proprio non ci sono. Ecco tutte le sanzioni

L’articolo 180 del Codice della Strada stabilisce che per circolare su strada pubblica è obbligatorio avere con sé la patente di guida (in originale, niente fotocopia), il libretto di circolazione (anch’esso in originale) ed il certificato dell’assicurazione (in formato cartaceo o digitale). In caso contrario si rischiano multe e sanzioni, più il blocco del veicolo. Facciamo chiarezza distinguendo i casi possibili, ma prima ricapitoliamo cosa sono e a cosa servono.

 

Patente

La patente invece è il documento che ci permette di condurre legalmente la moto (o altri veicoli), cliccate qui per tutto quello che c’è da sapere sulle patenti A.

 

Libretto di circolazione

Il libretto di circolazione o carta di circolazione è il documento che attesta l’idoneità alla circolazione su strada pubblica del veicolo. Si compone di un foglio suddiviso in quattro riquadri che riportano le generalità del proprietario e le caratteristiche del mezzo, quali ad esempio la marca, il modello, il numero di targa e di telaio, le dimensioni, ecc., più l’etichetta adesiva che riporta il risultato della revisione. Il libretto viene rilasciato dalla Motorizzazione Civile al momento della nuova immatricolazione, in caso di passaggio di proprietà sarà necessario aggiornarlo con un tagliando adesivo da incollare sul retro del documento stesso. Come detto, bisogna averlo sempre con sé, in originale.



 

Certificato di assicurazione

Il certificato di assicurazione è un documento fondamentale che riporta i dettagli essenziali relativi all’assicurazione del veicolo. Come specificato dalla circolare del Ministero dell’Interno, deve essere presentato alle forze dell’ordine in caso di accertamento. Lo si può avere in formato cartaceo (va bene anche una copia, non serve l’originale), oppure in formato digitale, direttamente dallo smartphone.

 

Assenza o dimenticanza, le multe cambiano

È fondamentale distinguere due situazioni: assenza dei documenti perché non esistono (ad esempio la mancata immatricolazione del mezzo o il mancato conseguimento della patente), o perché esistenti ma dimenticati a casa. Partiamo da quest’ultima eventualità.

 

Documenti dimenticati: sanzioni

Se si viene fermati in moto dalle Forze dell’Ordine sprovvisti di uno dei documenti richiesti per semplice dimenticanza si va incontro ad una sanzione amministrativa che varia dai 25 ai 99 euro (la sanzione sale dai 41 ai 168 euro per gli automobilisti). Oltre al pagamento della sanzione, il motociclista dovrà obbligatoriamente presentare i documenti mancanti presso l'ufficio indicato dall'agente accertatore. Grazie però al comma 8 dell'art. 180, è comunque possibile evitare il viaggio in caserma: ”L'invito a presentarsi per esibire i documenti di cui al presente articolo non si applica nel caso in cui l'esistenza e la validità della documentazione richiesta possano essere accertate tramite consultazione di banche di dati o archivi pubblici o gestiti da amministrazioni dello Stato accessibili da parte degli organi di polizia stradale, ad eccezione delle ipotesi in cui l'accesso a tali banche di dati o archivi pubblici non sia tecnicamente possibile al momento della contestazione."


In pratica: se gli agenti sul posto possono tramite computer accertare la reale ed effettiva esistenza dei documenti, non sarà necessario recarsi in un secondo momento alla stazione di polizia o in caserma per esibirli. 


 

Se non si presentano i documenti mancanti: sanzioni

Qualora non fosse possibile da parte degli agenti verificare la reale esistenza dei documenti, bisognerà per forza recarsi presso la sede preposta per farli controllare. Se non lo si fa si andrà incontro ad un’ulteriore sanzione,  ompresa tra i 419 e i 1.682 euro.


 

E in caso di recidiva?

Se si viene fermati una seconda volta senza i documenti (perché dimenticati a casa) non sono previsti aggravi sulle sanzioni.



 

Cosa succede in caso di incidente

In caso di sinistro è necessario compilare la constatazione amichevole. Per la sua compilazione sono necessari i dati del veicolo presenti sul libretto di circolazione (oltre ovviamente a quelli del conducente presenti sulla patente di guida e quelli dell’assicurazione), in caso di incidente senza documenti si hanno due possibilità: raccogliere i dati verificabili, quindi numero di targa e identità del conducente coinvolto nel sinistro, oppure (opzione consigliata) chiamare la Polizia o i Carabinieri per intervenire e raccogliere loro i dati dei soggetti coinvolti.


 

Se i documenti non ci sono

Tutt’altro discorso nel caso in cui i documenti non esistano. In questo caso, le cose si fanno ben più gravi. Mettendosi alla guida senza patente perché revocata o mai conseguita si rischia una multa che varia dai 2.257 ai 9.032 euro, oltre al fermo amministrativo del veicolo per un periodo di tre mesi. Discorso analogo per l’assicurazione: se si circola senza assicurazione (cioè senza aver assicurato il veicolo) si rischia un multa che varia da un minimo di 866 euro ad un massimo di 3.464 euro, oltre all’immediato blocco dalla circolazione.

Chi invece viene sorpreso a circolare con un veicolo per il quale non ci sia la carta di circolazione è soggetto a una multa da euro 430 a 1.731 euro. Alla stessa sanzione è sottoposto il proprietario del veicolo se si tratta di un’altra persona.

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