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Itinerari in moto: Prealpi e Dolomiti venete per un fine settimana tutto curve

Il percorso è un anello che parte e arriva nel trevigiano o che può fare tappa a Pieve d'Alpago. Guidando nel feltrino si può godere di piaceri semplici e appaganti: montagne incantevoli sullo sfondo e buona cucina per una gita da affrontare senza fretta. Per chi non si accontenta le Dolomiti sono molto vicine e un proseguimento del viaggio sulla mitica SS48 non deluderà
Il fine estate-inizio autunno è un periodo perfetto per andare in moto: non ci sono più le proibitive temperature agostane e le giornate sono ancora sufficientemente lunghe per godere di buoni chilometraggi diurni. La natura poi inizia ad accendersi di colori e insomma, non c'è proprio motivo di lasciare la moto nel box. InSella.it vi propone perciò alcuni facili itinerari, adatti a un fine settimana, incominciando dal nord Italia.
 

Lontano dal caos, vicino alla bellezza

Il Veneto è un territorio estremamente vario: i suoi paesaggi spaziano dalle lagune alle cime alpine e proprio Dolomiti e Prealpi sono capaci di regalare itinerari di grande soddisfazione agli appassionati della moto. Il breve viaggio che proponiamo qua si svolge inizialmente nel Trevigiano e nel Feltrino per prendere poi quota all'Alpe del Nevegal. Sono circa 250 chilometri, da spezzare a piacimento anche con soste enogastronomiche di indubbio valore. È un itinerario quasi completamente asfaltato e può essere percorso con medie da turismo, ma persino in Vespa per chi ama viaggiare più giorni a un ritmo decisamente slow. Le Dolomiti rimangono a settentrione: si può ammirare da vicino la Schiara tanto cara a Buzzati, ma anche Cortina d'Ampezzo non è lontana e solletica la fantasia del motociclista: un possibile prolungamento del viaggio fino alla Perla delle Dolomiti e i passi alpini che la circondano è più che una tentazione, tanto più adesso che gli affollamenti estivi sono fortunatamente un ricordo.

Il gruppo della schiara, tanto caro a Dino Buzzati
 

Dal trevigiano a salire

La partenza è fissata a Treviso, che si lascia puntando decisamente a nord. Nei primi chilometri ci si avvicina al Piave per la SR348 prima e la SP2 poi, il celebre fiume viene attraversato a Covolo (45.857332, 12.024626). Dopo averlo costeggiato ancora un poco si arriva a Valdobbiadene (40km). La cittadina del prosecco merita una sosta in cantina, in alternativa si può proseguire fino a Feltre, un vero gioiello che fa risalire le proprie fortune al periodo vissuto sotto la Serenissima. Alla birreria Pedavena (46.035809, 11.882922) si può spendere una robusta pausa pranzo dando fiducia a una cucina tradizionale decisamente a misura di motociclista. Lottando contro la tentazione di indugiare a tavola si riprende la strada e prima di rientrare a Feltre si imbocca la SS50 fino a Busche. Dopo avere attraversato il ponte i motociclisti seguono la SP1 fino a Montagna di Carve, che viene raggiunta intorno al chilometro 90. Qui partono 5 chilometri di sterrato davvero leggero fino a Campedei, buoni giusto per sporcare le ruote (accesso all'itinerario da verificare in loco, in alternativa ci si arriva anche prendendo a sx a Carve, poi SP1 e SP635) quindi si passano Confos, Pranolz e Cet, costeggiando il torrente Cicogna. A Cet si svolta a destra e si sale per Nevegal: la SP31 inizia a prendere quota, il paesaggio si distende e i chilometri sono già più di 100. Superato il Colle si segue per Col-Roncan (46.094109, 12.278961), ci si lascia il lago di Santa Croce sulla destra e si va verso Tambruz. Senza entrare in paese si prende per Villaggio Quota 1000 e poi giù fino a Pieve d'Alpago. A questo punto sono stati coperti oltre 170 chilometri e si può iniziare a rientrare verso Treviso per la A27 come per la statale 51.

Una vista del lago di Santa Croce
 

Perché fermarsi?

In alternativa il viaggiatore può lasciarsi incantare dalla magia delle Dolomiti al tramonto, fare tappa per il pernotto in zona e unire questa prima parte di viaggio a una seconda giornata di passi montani salendo verso Cortina d'Ampezzo e proseguendo a piacimento. La famosa SS48 delle Dolomiti è veramente a un tiro di schioppo e chi ha tempo da spendere in sella non potrà non rimanere tentato dalle curve e dai paesaggi di montagna tanto meritatamente celebrati.

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