Salta al contenuto principale

MotoGP, Ezpeleta: “Faremo un campionato da fine luglio a novembre"

MotoGP news - La speranza è l'ultima a morire e Carmelo Ezpeleta, Ceo di Dorna, sta facendo il possibile perché quest'anno si disputi il campionato MotoGP. Lo spagnolo ha spiegato quali saranno le modalità per portare a termine questa impresa
Novità
Un campionato MotoGP 2020 ci sarà. Parola di Carmelo Ezpeleta, Ceo di Dorna, che è impegnato al massimo per far ripartire lo spettacolo della MotoGP. Ieri la notizia della cancellazione di tre GP e oggi lo spagnolo ha fatto il punto dela situazione: “Abbiamo annunciato la cancellazione dei tre Gran Premi di Germania, Olanda e Finlandia perché stiamo considerando la possibilità di iniziare a luglio, ma il problema è che vista la situazione e le decisioni della autorità sarà difficile fare gare con il pubblico. Disputare i tre GP in quei paesi senza spettatori è molto difficile, quindi d’accordo con i tre promotori locali abbiamo deciso di spostare l’appuntamento al prossimo anno, invece di fissare una nuova data”. Per la prima volta nella storia non si correrà ad Assen: “La situazione è questa. La pandemia è qualcosa che non abbiamo mai visto prima e di correre in queste condizioni ad Assen non se ne parla. Inoltre, le autorità dei Paesi Bassi hanno proibito grandi eventi fino alla fine di agosto e quindi è assolutamente impossibile. Dopo quella data ad Assen sarà difficile organizzare un Gran Premio e ancora più difficile farlo senza spettatori”.
Lo spagnolo ha un’idea ben precisa ora del calendario : “Vorremmo iniziare alla fine di luglio. Dove e quando dobbiamo ancora deciderlo. Il nostro programma prevede di iniziare in Europa e correre da fine luglio a novembre e poi vedere cosa succederà nel resto del mondo, e capire se le gare extraeuropee saranno possibili dopo novembre. Nel peggiore dei casi, se non sarà possibile viaggiare al di fuori dell'Europa, terremo almeno un campionato di almeno dieci o dodici gare”. Per farlo l’organizzazione dev’essere molto curata ed Ezpeleta ha spiegato: “Stiamo provando a creare un protocollo, per vedere come potrebbero essere le gare senza spettatori e con un numero limitato di persone che lavorano nel paddock. In termini di trasporto, alloggio, hospitality tutti dovranno fare un tampone prima di uscire di casa e nuovamente quando arrivano sul circuito e anche quando tornano a casa. Questa è l'idea. Stiamo lavorando con un'altra società che appartiene a Bridgepoint per acquisire 10.000 test”.
Per fare più gare possibili si considerano tutte le opzioni: “Anche fare più gare su uno stesso circuito, non durante lo stesso fine settimana di gara, ma potremmo fare due weekend di gara consecutivi. Stiamo pensando alla possibilità di spostarci in auto, se necessario, ma penso che entro luglio, con molte misure di sicurezza allentate, sarà possibile volare in Europa”. Bisognerà comunque ridurre il personale all’interno del paddock: “Abbiamo parlato con i team e abbiamo concordato che il numero massimo per un team di una casa per la MotoGP sarà 40 persone, per i team privati saranno 25, 20 per la Moto2 e 15 per la Moto3. Poi ci saranno, ovviamente, tutte le persone necessarie a trasmettere il segnale televisivo, tutto lo staff e il numero minimo di persone di Dorna responsabili dell'organizzazione delle corse. Così avremo una media di circa 1.600 persone a GP. Sfortunatamente, al momento non prevediamo media e TV. Forse, ma non sono sicuro, alcuni fotografi potranno fornire le immagini a tutti”. Dorna organizza anche i round di Superbike e per le derivate di serie ha aggiunto: “Ci troviamo nella stessa situazione. Stiamo lavorando. L'idea è che, poiché molti dei circuiti in cui avremo intenzione di partecipare con la MotoGP fanno anche gare di Superbike, potremo forse fare una gara di Superbike nel weekend immediatamente dopo una gara della MotoGP. Questo è una soluzione che stiamo studiando insieme alla Superbike in modo da poter elaborare il miglior calendario”.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento