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MotoGP 2022, Brembo guarda alla sfida argentina

MotoGP news – Il circuito di Termas de Rio Hondo rientra in calendario e la pista è mediamente impegnativa per i freni. I tecnici Brembo, che lavorano con tutti i piloti dello schieramento di partenza, hanno raccontato le curiosità del tracciato e riportato i numeri delle frenate più importanti
Il ritorno nella terra di Maradona
La pandemia del Covid quest’anno non ha più caratterizzato il calendario della MotoGP, tanto che questo fine settimana l’azione si sposta sul circuito di Termas de Rio Hondo, in Argentina. Secondo i tecnici Brembo si tratta di un circuito che rientra nella categoria di quelli mediamente impegnativi per i freni: in una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà 3. L’asfalto è inutilizzato da molto tempo e questo non aiuterà il lavoro dei piloti, che faranno i conti con un asfalto molto sporco e per niente gommato.

Il debutto della GP4
Per la prima volta in azione a Termas de Rio Hondo si vedranno le pinze monoblocco a 4 pistoni Brembo per la MotoGP. Introdotte nel 2020, sono realizzate partendo da un unico blocco di alluminio lavorato dal pieno. Rispetto alla fusione, la lavorazione dal pieno consente di impiegare materiali con migliori caratteristiche meccaniche e maggiore resistenza alle alte temperature.
La forma del corpo pinza è studiata al fine di ottimizzare il rapporto massa/rigidezza attraverso l’ottimizzatore topologico, un programma informatico frutto di 40 anni di successi in 500-MotoGP. Le pinze in uso presentano numerose alette di raffreddamento e sono più leggere dei modelli precedenti. La finitura superficiale prevede un riporto al nikel.

I numeri più curiosi e interessanti
In 8 delle 14 curve i piloti utilizzano i freni per un totale di 30 secondi al giro, lo stesso valore del Mugello, che però risulta più lungo di quasi mezzo chilometro. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota si servirà dei freni per 12 minuti e mezzo, pari al 31 per cento della gara.
Tutte le decelerazioni più dure sono racchiuse nelle prime 5 curve della pista argentina. Nelle restanti la riduzione di velocità non raggiunge nemmeno i 110 km/h e gli spazi di frenata sono inferiori a 140 metri. Sommando tutte le forze esercitate dal via fino all’arrivo sulla leva del freno Brembo da ciascun pilota si superano di poco i 7 quintali, il secondo valore più basso della stagione dopo il GP Australia.  Delle 8 frenate solo una è considerata altamente impegnativa per i freni mentre 6 sono di media difficoltà e la restante è leggera. La curva 5 è la più difficile da affrontare perché è preceduta da un rettilineo di 1.076 metri che permette alle MotoGP di raggiungere i 320 km/h: il tornante obbliga i piloti a scendere a 76 km/h facendo ricorso ai freni per 6,3 secondi con un carico sulla leva della pompa freno Brembo di 4,8 kg.

Cliccate qui per conoscere gli orari diretta TV e in differita del GP d’Argentina.

Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.
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